E’ intitolato “Obiettivo 2013” il documento che Luminosa, la Società che gestisce il progetto di centrale a gas a ciclo combinato a Benevento, ha inviato oggi ai candidati a Governatore della Campania e ai candidati di Benevento e provincia al Consiglio Regionale.
Il documento si propone di avviare delle riflessioni sullo sviluppo dell’energia in Campania. Il 2013 è in particolare l’anno in cui il deficit energetico regionale dovrebbe essere colmato grazie alla realizzazione di una serie di iniziative di rafforzamento della produzione sia nel campo delle fonti tradizionali che di quelle rinnovabili. L’energia è una questione importante per la Campania, che
tocca diversi aspetti: l’economicità e la sicurezza dell’approvvigionamento, il deficit tra produzione e consumo, la competitività delle imprese e le potenzialità occupazionali.
Luminosa ha le carte in regola per rappresentare una importante opportunità per contribuire all’azzeramento del deficit energetico e a una fornitura di energia sicura, non inquinante e a condizioni economiche vantaggiose. Per concludere l’iter di autorizzazione alla costruzione della centrale, Luminosa rimane in attesa della emissione formale dell’intesa Regionale dopo che il Ministero delle Attività Produttive ha chiarito nell’ultima Conferenze dei Servizi che tutte le osservazioni tecniche sollevate dagli enti locali (Comune e Provincia di Benevento) sono state analizzate e non sono ostative al rilascio dell’intesa favorevole.
Il deficit energetico in Campania è conclamato e richiede misure urgenti anche per l’importanza dello sviluppo del parco energetico campano per l’intera economia del Mezzogiorno. Un rafforzamento delle fonti di energia rinnovabile, pur certamente necessario e auspicabile, non è sufficiente a colmare il deficit. Secondo una autorevole fonte terza quale l’Istat la produzione interna lorda di energia elettrica dal 2001 al 2008 è complessivamente aumentata nel Mezzogiorno d’Italia, tranne che in Campania, che non rientra quindi tra le Regioni autosufficienti da punto di vista energetico nel nostro Paese.
Nella regione la situazione è particolarmente critica con un
deficit pari al 52,2% e nel Mezzogiorno si tratta dell’area con la produzione di energia più bassa in rapporto alla popolazione: 19,4 gigawattora ogni diecimila abitanti (rispetto ai 96,1 della vicina Puglia) (fonte: Istat).
Sono state inoltre numerose già dagli ultimi mesi dell’anno scorso le prese di posizione da parte di esponenti rappresentativi del territorio campano che hanno espresso parere favorevole a iniziative quali Luminosa, nel contesto di riduzione del deficit energetico.
Tra questi: Giorgio Fiore – Presidente Confindustria Campania; Maurizio Genito – Presidente Confapi Campania; Costanzo Jannotti Pecci – Presidente Federterme, Gaetano Cola – Commissario straordinario Camera di Commercio di Napoli e Presidente Unioncamere Campania; Emilio Alfano – Presidente Confapi Campania; Roberto Salerno – Ex Presidente gruppo Piccola industria di Confindustria Benevento; Lina Lucci – Segretario Cisl Campania.
In particolare queste personalità hanno messo in evidenza l’importanza di Luminosa, visti gli elevati costi dell’energia per le imprese campane e la loro necessità di importare buona parte del fabbisogno energetico. Sono state anche evidenziate le opportunità che Luminosa può offrire in termini occupazionali.
L’occasione di realizzare una centrale a tecnologia avanzata, non inquinante e che contribuisca a un approvvigionamento energetico a condizioni vantaggiose è dunque particolarmente concreta.
La costruzione della centrale prevede un importante stanziamento complessivo, una parte consistente del quale verrà investita da Luminosa direttamente sul territorio. Si tratta di un significativo investimento interamente privato che non richiede nessun contributo pubblico.
In termini locali sono inoltre previste, sia ai sensi di legge che per iniziativa della società, compensazioni per il territorio che andranno ad interessare gli enti locali.
L’energia prodotta da Luminosa, che sarà offerta al sistema delle imprese locali, agli enti e ai cittadini, potrà garantire inoltre vantaggi in termini di un forte risparmio sulle bollette. È previsto inoltre lo sviluppo di uno specifico programma per la fornitura di energia termica sotto forma di calore e/o vapore alle aziende presenti nel distretto industriale e nella comunità locale, per circa 20 MWth.
Importanti anche i benefici sul fronte dell’occupazione e dell’indotto. La costruzione dell’impianto richiederà l’impiego di circa 300 persone. Con la centrale a regime sarà possibile offrire occupazioni stabili e posizioni qualificate per diversi profili professionali, anche elevati e generare un importante indotto per almeno 100 posti di lavoro per tutto il ciclo di vita della centrale (20 anni).