Dopo l’approvazione del Contratto nazionale di lavoro dei lavoratori forestali, e dell’approvazione dei finanziamenti relativi al piano forestazione 2010 avvenuta da parte della Regione Campania il 29 novembre u.s. ancora una buona notizia per il settore della forestazione, che come è noto è stato in questo anno molto travagliato e difficile per migliaia di famiglie per il ritardato pagamento delle spettanze maturate e maturande, che saranno in parte corrisposte prima delle festività natalizie. Le federazioni nazionali di categoria annunciano un’importante Sentenza della Corte Costituzionale (N. 326 /2010 che ricevete in allegato) boccia l’articolo 2 comma 187 della Finanziaria 2010, che prevedeva l’azzeramento dei trasferimenti erariali alle Comunità montane relativamente al fondo sviluppo e investimenti. La Corte, inoltre, afferma, ancora una volta che la disciplina delle Comunità montane rientra nella competenza residuale delle Regioni, e che spetta pertanto a queste ultime, in base all’articolo 119 Cost., provvedere al loro finanziamento, in ragione della progressiva riduzione del finanziamento statale relativo alle medesime. Il provvedimento della consulta di fatto blocca quelle regioni che avevano ipotizzato l’eliminazione delle Comunità montane dal loro assetto degli enti locali, evitando in questo modo la perdita dei finanziamenti nazionali.
Questa importante sentenza permetterà di risolvere con efficacia importanti questioni aperte ai livelli regionali, a partire da quelle dei servizi associati, inoltre pone i presupposti per definire le nuove cifre dei trasferimenti nazionali alle comunità montane. La scorsa settimana i Ministri Raffaele Fitto e Roberto Calderoli, hanno confermato al Presidente dell’UNCEM Enrico Borghi che entro il 31 dicembre il Governo approverà un decreto per lo stanziamento dei fondi per gli investimenti delle Comunità montane (che era stato azzerato dalla Finanziaria 2010) e delle funzioni associate dei comuni montani, oltre lo stanziamento per il rinnovo del CCNL, senza i quali esse rischiavano una sorta di soppressione indiretta, dal momento che sarebbero state prive delle risorse per tirare avanti. Tuttavia, permangono le incertezze sul ripristino del fondo originario e quello consolidato.
L’UNCEM ha, infatti, ribadito la necessità di convocare un tavolo in cui analizzare tutte le questioni che veda insieme gli Assessori regionali competenti e i Presidenti delle Comunità Montane. Dopo di ciò, la FAI Cisl si batterà ancora per raggiungere un ulteriore risultato per una categoria così importante per le tutele e salvaguardia del territorio, e che le sentinelle dello stesso, i lavoratori forestali, abbiano per il prossimo futuro garanzie certe da parte della regione Campania, e metta a disposizione le somme necessarie affinché il settore nel riordino complessivo di prossima attuazione sia per tutelare sia i lavoratori che il territorio bisognevole di cure per il dissesto idrogeologico di cui e interessato l’intero Sannio e la Campania. In base a questa sentenza, le regioni dovranno riequilibrare le risorse da destinare alle Comunità Montane, e la FAI CISL, come sempre si attiverà per monitorare attentamente l’evoluzione della situazione, e solleciterà la Regione Campania i tal senso.