Aderendo al Manifesto per l’Italia, condividendo il processo evolutivo del movimento di Futuro e Libertà, il sottoscritto, Serino Cesare,titolato alla massima rappresentanza comunale del movimento finiano, rassicura a tutti i rappresentanti e simpatizzanti del movimento futurista che nella posizione occupata in seno alla maggioranza capeggiata dal Sindaco Valentino è il sicuro garante degli atti amministrativi promulgati dall’amministrazione governante della quale orgogliosamente è componente sostanziale.
Il primo percorso politico iniziato dal sottoscritto è stato non a caso al fianco del candidato leader Carmine Valentino,persona di notevole spessore politico ma soprattutto persona garante della trasparenza,dell’imparzialità e dell’affidabilità per il buongoverno della nostra amata cittadina.
La competizione elettorale dello scorso anno infatti ha dato ragione alla lista civica Alternativa Democratica,una lista civica composta da varie estrazioni politico-culturali di cui il sottoscritto è componente in seno al consiglio comunale.
Aderire al movimento futurista rappresenta in effetti un nuovo modo di concepire la politica,una politica lontana da vecchi ed obsoleti schemi,mirante essenzialmente al progresso,all’evoluzione sociale,una politica che si evidenzia già dal nome stesso del movimento,Futuro e Libertà, ovvero guardare lontani,essere lungimiranti,proiettarsi all’avvenire ed essere liberi,dove la libertà non è uno spazio libero bensì la libertà è partecipazione.
La politica autoreferenziale e chiusa nei propri steccati ideologici oramai fa parte della storia, ancora di più negativa è la politica del capo carismatico legittimato esclusivamente da un plebiscitario consenso popolare: oggi con Futuro e libertà per l’Italia si propone un ripensamento della politica, una nuova road map da seguire per ridare ai cittadini la speranza di un futuro migliore, la speranza di una politica diversa da quella attuale, la speranza di una concreta partecipazione alla Res Publica.
E bisogna puntualizzare che, da qualche tempo ormai, la nostra classe dirigente nazionale ha perso totalmente di vista gli obiettivi per i quali è stata chiamata a svolgere le proprie funzioni. Sembra quasi un’eresia parlare dell’“arte di governare bene la società”, e il concetto di polis, che fu elaborato per esprimere non tanto (o non solo) la città-stato in quanto entità fisica, ma una forma di organizzazione nella quale ogni membro partecipa all’azione e al discorso comunitari, è stato sciaguratamente relegato al dimenticatoio. Dopo qualche millennio sembra opportuno rianalizzare questi concetti, ovviamente declinandoli in chiave attuale e cercando di non farsi trasportare da utopistici modelli.
Futuro e Libertà per l’Italia vuole ripartire da qui, vuole rimettere l’individuo, con i propri bisogni e le proprie proposte al centro, vuole ascoltare, vuole aiutare e vuole far partecipare gli elettori ai processi politici.
Può apparire solo una demagogica chimera? No, assolutamente,l’affermazione prevede una legittimazione. Il “Dillo a Fini”, sezione presente sul nuovo sito di Futuro e Libertà ne è la controprova. Non solo uno spazio aperto, tanto per far sfogare la gente, uno spazio messo lì giusto per dare la sensazione di democraticità, ma un reale strumento di partecipazione.
In questa ottica la mia partecipazione al movimento,con questo concetto il mio essere presente qui a Sant’Agata dei Goti al fianco destro del Sindaco Valentino ed al cospetto di tutta la cittadinanza per ascoltare e rendere partecipi alla macchina amministrativa,lontano dalle auto proclamazioni, lontano dalle imposizioni,lontano dalle pseudo aggregazioni ma vicino ai giovani,vicino ai bisognosi ed a sostegno del progresso e del futuro delle nostre generazioni,al fianco destro ove destro è inteso a riscattare il valore semantico del termine,assimilato dalla saggezza perenne dei popoli antichi al significato di diritto,ordine,sicurezza e tramandato fino a noi con la fusione dei vocaboli latini dexter , rectus-directus,ovvero dirittura,rettitudine morale e civica. In questa ottica noi amministratori di maggioranza abbiamo dato spazio libero a chi vuole divulgare il concetto di partecipazione.