L’Università degli Studi del Sannio si è confermata leader scientifico europeo nel campo della sensoristica optoelettronica avanzata vincendo il premio come migliore lavoro presentato alla 4° edizione della conferenza internazionale sui sensori in fibra ottica tenutasi a settembre ad Oporto in Portogallo. Il lavoro premiato, frutto dell’impegno di un gruppo formato prevalentemente da brillanti studenti di dottorato e post doc, intitolato “Evanescent wave LPFG in D-fiber by periodically patterned overlay”, si è distinto per l’innovazione apportata nella fabbricazione di dispositivi sensoriali avanzati in fibra ottica impiegabili nel monitoraggio chimico, biologico e ambientale. È stato, infatti, premiato lo studente di dottorato (secondo anno del Corso di Dottorato in Ingegneria) Giuseppe Quero (laureato nell’Ateneo sannita in Ingegneria delle Telecomunicazioni) come primo autore del lavoro, dimostrando che l’eccellenza non si limita al corpo docente dell’Ateneo sannita, ma anche alla classe dei laureati dell’Ateneo che riesce ad ottenere continui riconoscimenti di qualità sia dal mondo scientifico che da quello industriale. I contenuti di questo lavoro hanno trovato rilevanti applicazioni nel campo del monitoraggio chimico e biologico ambientale diventando uno dei punti di forza di recenti progetti di ricerca industriale. Il gruppo di ricerca di Optoelettronica e Sensori del Dipartimento di Ingegneria, guidato dai professori Antonello Cutolo e Andrea Cusano, attesta ancora una volta la propria eccellenza nel campo dei sensori in fibra ottica attestandosi ai primi posti europei dopo un analogo successo conseguito nel 2007 nella terza edizione della stessa conferenza. Nel palmares del gruppo tale riconoscimento segue i tre premi nazionali per le migliori tesi di dottorato di ricerca rilasciati dall’Associazione internazionale IEEE-LEOS (Italian Chapter) e la genesi dell’azienda di Spin Off Optosmart che oggi, dopo soli cinque anni dalla sua nascita, è esclusivista nel trasferimento tecnologico alle grandi aziende di Finmeccanica e al CERN di Ginevra. “Questo ulteriore riconoscimento – ha dichiarato il professore Cutolo -, sommato ai tanti altri conseguiti dal corpo docente della Facoltà di Ingegneria dell’Ateneo, rappresenta la conferma che le dimensioni di un’Università non costituiscono alcun impedimento alla ricerca di qualità. Alle restrizioni economiche imposte dalla politica dell’attuale governo alle Università, soprattutto quelle più piccole, l’Ateneo sannita risponde nella migliore maniera sia con la didattica attraverso una razionalizzazione dei corsi di laurea volta a fornire al corpo studentesco la migliore formazione sia dal punto di vista della ricerca con prodotti tecnologici innovativi che si affermano sulla scena internazionale. Proprio su questa linea in questi ultimi anni la Facoltà di Ingegneria ha puntato sulla tecnologia e sull’innovazione lanciando il corso di Laurea in Ingegneria Elettronica per l’Automazione e le Telecomunicazioni che basa sulle micro e nano tecnologie il proprio percorso formativo”.