‘La mia richiesta di affrontare la questione in un Consiglio Provinciale, da svolgersi sul Castello di Guardia Sanframondi, colta e recepita da diversi colleghi consiglieri, al di là degli schieramenti politici di appartenenza, nasce a supporto di una mia volontà di instaurare un reale e fattivo spirito di collaborazione, che auspico prescinda, vista la sensibilità del tema, dalla disponibilità puramente istituzionale. Sono amareggiato pertanto dal fatto che, di fronte ad una mia richiesta, più che legittima, rivolta alla maggiore istituzione provinciale, di porre il giusto riguardo e l’adeguata vicinanza culturale ed economica ad un evento assolutamente straordinario, lo stesso Presidente Cimitile legga, come un attacco, il mio interessamento per un territorio e per la sua storia, al fine di tutelare ciò che consideriamo patrimonio acquisito del Sannio e dell’intera Campania, come indiscusso evento attrattore, anche turistico’. Controreplica così Il consigliere provinciale del PDL Remo Del Vecchio alle dichiarazioni del presidente della Provincia Aniello Cimitile che ieri pomeriggio aveva, a sua volta, replicato alla nota diffusa dallo stesso Del Vecchio.
‘Non per sollevare polemiche, ma per dovere di cronaca, come me anche i cittadini è giusto che sappiano che le sagre, che con il dovuto rispetto ho richiamato nella mia nota precedente, sono di certo manifestazioni di valorizzazione delle tipicità, che tuttavia avvengono in ogni luogo e annualmente, ricevendo un contributo periodico, a differenza della processione dei Riti dell’Assunta, la cui cadenza settennale è espressione di un lungo processo di preparazione, non solo spirituale, di una complessa organizzazione di anni e, dunque, richiede un sostegno che non può limitarsi ad un piccolo contributo straordinario, al contrario da programmarsi e concertarsi, sulla base delle esigenze, anche di tipo infrastrutturale, che l’evento richiede’.