E’ stato presentato in conferenza stampa il gruppo consiliare Nuova San Giorgio, che riunisce i consiglieri Giovino Carpenella, Luca Tinessa e Quirino Mauta, che ne è capogruppo. Mettere fine, finalmente, all’inesorabile processo di impoverimento e imbarbarimento che investe la comunità nei suoi punti vitali: economia, legalità, qualità della vita. E’ questa la finalità del percorso civico che si intraprende in vista delle elezioni amministrative 2011 nel Comune più grande del Medio Calore. Reso noto anche il manifesto programmatico, che indica i valori fondativi della sfida politica: dovere civico, tutela dei diritti, lavoro, rispetto reciproco, tutela dell’ambiente, difesa della famiglia, dei giovani, dei bambini e degli anziani. Resettare e ricominciare da capo, senza rattoppi. Nuova San Giorgio è anche il nome di un laboratorio civico che già affianca il gruppo nel lavoro di programmazione in vista delle elezioni. Il laboratorio è un luogo di confronto aperto e si doterà di mezzi moderni per facilitare la partecipazione. A breve ne saranno presentati gli strumenti e le modalità di lavoro. “Qui i cittadini – si legge nel manifesto – possono liberamente offrire il proprio tempo e le proprie competenze per affrontare la sfida del cambiamento, scrivendo e riscrivendo i piani di gestione del territorio”. Sensibilità e culture diverse, dalla destra al centro alla sinistra, si uniscono in un percorso civico che supera gli steccati politici, promuovendo l’unione nella convinzione che sia necessaria una profonda svolta amministrativa. “Nuova San Giorgio – recita il manifesto programmatico – rifugge dalla politica come mestiere, dando spazio e voce solo a chi è pronto servire la propria comunità e non a servirsene. L’attuale Amministrazione – espressione della stessa persona e dello stesso gruppo di interessi che dura da oltre trent’anni – in un periodo di congiuntura economica sfavorevole, sta mettendo in mostra i propri limiti e la propria incapacità di costruire prospettive. È del tutto evidente l’inadeguatezza – anche culturale – nel gestire fenomeni complessi, che hanno bisogno di esperienze e competenze. Noi vogliamo un rinnovamento di persone e di idee. Noi vogliamo che San Giorgio somigli alle città trentine e non casertane. Noi vogliamo ricostruire il diritto alla cittadinanza e il senso di appartenenza. Noi vogliamo una città di giovani, vivace, verde e a misura di bambino. Noi vogliamo una nuova San Giorgio”.