Il segretario provinciale dell’Unione di Centro, Gennaro Santamaria, e il segretario provinciale di Alleanza per l’Italia, Giuseppe Marsicano, hanno rilasciato una dichiarazione congiunta in merito alla vertenza rifiuti apertasi a seguito dell’ordinanza emanata dal presidente della Giunta regionale della Campania, Stefano Caldoro. “L’ordinanza del presidente Caldoro appare inopportuna sul piano del metodo e per questo diventa anche irricevibile sul piano dei contenuti. Nessuno si vuole sottrarre a una eventuale e ulteriore espressione di solidarietà nei confronti delle altre province campane e in particolar modo della città di Napoli ma, considerato come sono andate le cose per il passato, è legittimo e naturale, essere diffidenti e preoccupati. Il nostro territorio, infatti, ha già pagato pesanti dazi sull’altare regionale. Per questo Caldoro avrebbe fatto meglio, prima di firmare l’ordinanza, a convocare un tavolo di concertazione tra i rappresentanti delle cinque province campane al fine di concordare in modo preciso il piano per rispondere alla emergenza che si è determinata in questi giorni. Così facendo, ogni Provincia avrebbe avuto chiaro il contributo che avrebbe dovuto corrispondere e soprattutto sarebbe stata messa nelle condizioni di capire i tempi e i modi in cui si sarebbe dovuta realizzare questa operazione. Le nostre preoccupazioni nascono proprio a causa della mancata indicazione di una tempistica ben precisa che si aggiunge ai dubbi circa le quantità del nuovo conferimento straordinario di rifiuti. Per le condizioni in cui è ridotta la discarica di Sant’Arcangelo Trimonte, che dovrà essere sottoposta a lavori di messa in sicurezza, non è possibile ipotizzare sversamenti senza un’attenta e seria programmazione. Alla luce di tutto ciò, appare legittima l’impugnazione dell’ordinanza di Caldoro al quale ci permettiamo di suggerire, al fine di evitare disordini, di azzerare i provvedimenti adottati e attivare una concertazione sul percorso da fare. Ovviamente, tenendo conto dei precedenti, ribadiamo che il contributo eventuale da chiedere alla provincia di Benevento dovrà essere il minimo possibile e andrà comunque verificato preventivamente con le autorità locali”.