Il presidente della Provincia di Benevento, Aniello Cimitile, in risposta ad alcune dichiarazione attribuite al Presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro, ha rilasciato la seguente dichiarazione. «Non solo faremo ricorso al TAR, ma stiamo preparando un dossier-esposto che invieremo alla Commissione Europea per la Petizioni e chiederemo alla coordinatrice della missione investigativa della stessa on.le Judith Merkies di tornare in Campania per visitare la discarica di Sant’Arcangelo Trimonte. Chiederemo loro di aiutarci a scongiurare lo scempio delle aree interne che la gestione avviata di questa ennesima emergenza, NON CAMPANA, ma della PROVINCIA DI NAPOLI, procurerà se non verrà fermata subito. Uno scempio che, in particolare, mette in crisi piani e programmi provinciali per un moderno ed efficiente ciclo dei rifiuti e mette a rischio il rispetto di normative ed indirizzi europei. Alla Commissione Europea vogliamo dire che c’è una parte della Campania che non ha emergenze e crisi, ma che sta pagando un prezzo ormai insopportabile e corre il rischio di vedere il CANCRO estendersi sui propri territori. La decisione di Caldoro equivale esattamente a quello di un medico che pensa di combattere una infezione ben localizzata esportandone un po’ in altre parti del corpo. Non so che dire sulla sorpresa del Presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro, sul nostro comportamento: non abbiamo mai avuto il piacere di discutere con lui dei rifiuti (e per la verità nemmeno di altro …) per cui non vedo come abbia potuto anche semplicemente ipotizzare una nostra supina accettazione di decisioni sue e di Caldoro. Quanto alla sua richiesta di proroga per le scadenze dettate dalla legge n. 26 del 2010, rinunciando ad un po’ di arroganza ed onnipotenza, abbia il presidente Cesaro la cortesia di chiederla per la sua Provincia e non per quelle altrui e soprattutto ci dica se, in caso di proroga, i comuni si faranno carico dei dipendenti dei consorzi o se intende chiedere anche la proroga del consorzi».