Il Presidente del Coordinamento Istituzionale del Distretto Sociale B4, Morcone ente capofila, dott. Costantino Fortunato, ha inviato alla Regione Campania un documento  per cercare di richiamare l’attenzione su alcune problematiche riguardanti il Piano Sociale di Zona. Nel documento si evidenzia che:” il Distretto Sociale B4 ha attivato da gennaio 2010 i servizi previsti dal Piano Sociale di Zona in applicazione del I° Piano Sociale Regionale relativo alla triennalità 2010-2012 e che le risorse del Fondo sociale nazionale ripartite circa dieci mesi fa, a tutt’oggi non sono state ancora liquidate. Considerata la delicata fase economica in cui versano gli Ambiti che stanno assicurando la continuità dei servizi essenziali, in assenza di risorse economiche, si chiede, al fine di non bloccare gli interventi prioritari per i cittadini, la liquidazione del 70% delle risorse economiche della nuova annualità. Ciò consentirebbe di coprire le spese sostenute a tutt’oggi dal Distretto Sociale B4 per i servizi  del Piano Sociale di Zona e di dare continuità alla programmazione approvata. E’ necessario altresì che il Distretto Sociale B4 conosca l’assegnazione delle risorse economiche per le restanti due annualità del Piano Sociale Regionale considerata la validità triennale della programmazione. Per le zone interne era stato previsto dal Piano Sociale Regionale per il solo anno 2010 un fondo di perequazione al fine di compensare gli effetti della ridefinizione dei criteri di riparto delle risorse del FNPS; tale fondo perequativo risulta indispensabile per le aree interne per assicurare il triennio di realizzazione degli interventi previsti dal Piano Sociale di Zona del Distretto Sociale B4. Diversamente il Distretto Sociale B4 vedrebbe il taglio del 40% del fondo precedentemente assegnato con gravi ripercussioni sull’erogazione dei servizi a favore degli utenti già dal punto di vista topografico penalizzati poiché residenti in aree delle zone interne prive di servizi.  C’è  infine bisogno di  indirizzi forti e chiari da parte della Regione a sostegno del processo di riforma in atto e della programmazione sociale di area vasta, ivi incluso, il sostegno alle forme associate di gestione e alla conseguente stabilizzazione degli assetti organizzativi di Ambito”.