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Auriemma (Coldiretti): “L’applicazione del Sistri sta causando difficoltà alle imprese agricole”

Scritto da il 20 marzo 2010 alle 11:25 e archiviato sotto la voce Ambiente, Attualità. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

“Condivido la necessità di monitorare attentamente il ciclo dei rifiuti pericolosi – annuncia Luigi Auriemma direttore della Coldiretti Sannita – ma la prossima applicazione del SISTRI sta causando non poche difficoltà alle imprese agricole. In questa fase, secondo Auriemma, sembrano prevalere più gli interessi di chi vuole divulgare la norma per sollecitare l’adesione al nuovo sistema, per poi candidarsi alla gestione del servizio, che una attenta analisi della normativa che presenta incongruenze e notevoli difficoltà di applicazione”.

L’attuale sistema di rilevazione cartaceo delle informazioni per il settore dei rifiuti speciali consente di conoscere i dati relativi alla produzione ed alla gestione dei rifiuti con un ritardo di 2-3 anni e, quindi, non permette il controllo di legalità per specifici interventi repressivi. È questo il motivo per cui è stato realizzato il Sistema di controllo della Tracciabilità dei rifiuti speciali “SISTRI”, la cui gestione è affidata al Comando Carabinieri per la Tutela dell’Ambiente. Il SISTRI è stato istituito per consentire una puntuale azione di monitoraggio della produzione e trasporto dei rifiuti pericolosi con l’utilizzo di particolari dispositivi elettronici che consentono una tracciabilità dei rifiuti e la possibilità di intervenire nei casi di illecito.

Il settore agricolo è particolarmente interessato alla corretta gestione del ciclo dei rifiuti, dalla produzione alla raccolta e fino allo smaltimento, dal momento che i rifiuti impattano direttamente sulla qualità dell’’ambiente, che rappresenta il più importante fattore della produzione agricola. “La qualità dell’ambiente è il primo elemento su cui basiamo il binomio prodotto-territorio – continua Auriemma – per cui è evidente l’interesse del mondo agricolo per una norma che garantisce la tutela ambientale ma deve essere, nel contempo, di facile applicazione”.

È opportuno precisare che per le aziende agricole che producono rifiuti non pericolosi l’iscrizione al SISTRI è facoltativa, solo le aziende agricole che producono rifiuti pericolosi sono tenute all’iscrizione al SISTRI entro il 29 aprile 2010, ma il sistema sarà operativo dal 12 agosto 2010. La normativa, peraltro, presenta molti dubbi interpretativi e si attende ancora il decreto legislativo di recepimento della Direttiva 2008/98/CE che dovrà stabilire le sanzioni nei confronti di tutti coloro che violano gli obblighi di registrazione e comunicazione.

Non bisogna sottacere che l’iscrizione al SISTRI comporta, oltre ai costi di analisi, prelievo, trasporto e smaltimento che già oggi l’azienda sostiene, un ulteriore costo annuale di 120,00 euro oltre un pesante aggravio delle procedure. Ad oggi poche aziende, secondo Coldiretti, possono gestire autonomamente il servizio che, certo, può essere delegato ad un soggetto terzo, ma questo comporterebbe ulteriori costi.

“Coldiretti ritiene – continua Auriemma – che la normativa deve essere opportunamente semplificata per le aziende agricole, sia nelle procedure che nei costi. La nostra richiesta è quella di istituire circuiti alternativi di gestione integrata dei rifiuti prodotti dalle aziende agricole, evitando l’iscrizione al SISTRI ed i relativi costi. Riteniamo – conclude il direttore della Coldiretti -, che la problematica deve essere ancora affrontata in molti aspetti e abbiamo attivato un tavolo di analisi per chiarire gli equivoci interpretativi, per poi avviare le procedure di iscrizione”.

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