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direttore Antonio De Cristofaro

Comunità Montane, la preoccupazione di Costantino Boffa

Scritto da il 19 giugno 2010 alle 19:31 e archiviato sotto la voce Attualità. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

L’on. Costantino Boffa ha preso parte all’assemblea generale delle Comunità Montane indetta da Cgil Funzione pubblica, Cisl Fps e Uil Fpl. L’incontro, convocato per discutere della gravissima situazione determinatasi in seguito ai tagli previsti dall’ultima Legge Finanziaria, ha visto la partecipazione dei lavoratori in stato di agitazione delle Comunità montane del Fortore, Titerno, Alto Tammaro e Taburno, alcuni dei quali già da qualche mese non percepiscono lo stipendio. Erano presenti anche il sindaco di San Marco dei Cavoti, il vicesindaco di Guardia Sanframondi ed il presidente della Comunità montana del Taburno. 
A seguito dell’ultima Legge Finanziaria sono stati previsti tagli ai finanziamenti statali per le Comunità montane alle quali, dal 1° gennaio 2010, viene corrisposto solo il 30% delle risorse precedentemente assegnate. Tali tagli impediscono non solo la copertura delle attività ordinarie, ma soprattutto il regolare pagamento degli stipendi ai dipendenti, tant’è che in un caso, la Comunità Montana del Fortore, già 17 lavoratori sono stati posti in disponibilità.
“Ci troviamo di fronte ad una situazione delicata – ha dichiarato il deputato – se si considera che in provincia di Benevento sono 150 i lavoratori impiegati nelle Comunità montane che, da un giorno all’altro, si trovano senza reddito e senza prospettive. In pratica siamo di fronte all’ennesima “crisi aziendale” che ha colpito il Sannio nel 2010 e devo con rammarico constatare che, al momento, non si registra su questa vertenza la giusta attenzione. Come in tutti i casi di crisi aziendale, dunque, sono varie le soluzioni da adottare per i lavoratori: alcuni, ad esempio, possono essere messi in pensionamento anticipato, altri potrebbero essere dislocati negli Enti Parco che, seppure provvisti di funzioni e competenze, non sono dotati di personale ed, infine, la restante parte deve essere inserita nei progetti di sviluppo dei territori montani”.
 “Occorre inoltre – aggiunge il deputato – concordare un’agenda di lavoro per affrontare la questione, innanzitutto quella occupazionale, ai vari livelli istituzionali, a cominciare da quello nazionale dove va sollecitato un intervento della Conferenza Stato-Regioni che già sta valutando il problema, per continuare in sede parlamentare dove, quando si tratterà, a breve, di discutere la manovra finanziaria bisognerà costruire un’alleanza strategica con i territori che come il nostro stanno affrontando questa emergenza. Dobbiamo anche costruire una vertenza che veda la partecipazione di tutte le province campane interessate dalla questione per sollecitare il livello regionale a trovare una soluzione che salvaguardi le esigenze di tutela delle numerose zone montane della regione. Occorre poi organizzare, come già avvenuto quest’anno per le altre crisi occupazionali, un tavolo provinciale dove valutare tutte le possibilità di azione”. “Pur trovandoci in un momento dove appare indifferibile la necessità di razionalizzare la spesa pubblica – conclude l’on. Boffa – bisogna considerare che tale esigenza non va affrontata soltanto scaricando tutto il peso sugli enti locali e sui lavoratori. Nel caso della provincia di Benevento, infatti, ridurre le risorse significa colpire zone già segnate da tagli ai servizi, dalla sanità all’istruzione, e dove è già in atto un preoccupante processo di desertificazione sociale”.

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