“Per evitare il rischio di tracollo della zootecnia da latte in Campania e le pesanti ricadute legate alla valenza strategica che il comparto riveste nell’economia delle aree interne”, Coldiretti chiede al presidente della Giunta Regionale, Stefano Caldoro, “l’urgente convocazione di un tavolo regionale di confronto per avviare una riflessione sulle necessarie politiche da intaprendere”. L’iniziativa, si legge in una nota, “giunge a seguito della decisione della Parmalat che ancora una volta in maniera unilaterale ha comunicato ai conferenti latte “alta qualita” delle province di Caserta e Benevento che a decorrere dal 1 aprile 2010 diminuirà l’attuale prezzo del latte di ben 2 centesimi di euro oltre il bonus previsto dalla tabella qualità (0,930 cent.)”. “Una ulteriore decurtazione per gli allevatori campani – sottolinea Coldiretti – che, con il prezzo attuale di vendita, già non riescono a coprire nemmeno le spese di produzione. Gli esperti stimano che il costo ideale dovrebbe essere almeno di 42 centesimi (più iva) al litro, contro i circa 3,62 proposti”. “Ciò – evidenzia la Coldiretti – in un territorio come quello campano legato a produzioni di latte di qualità, che non solo non viene adeguatamente remunerato, ma è costretto a subire la concorrenza di prodotto di importazione anonimo e di incerta origine con prezzi che si moltiplicano in maniera ingiustificata dal campo alla tavola in modo esponenziale a danno dei consumatori fino ad 1,90 euro”.