Artifici contemporanei e difformità barocche sarà prorogata sino al 6 giugno. Lo straordinario riscontro di pubblico ottenuto ha permesso ad Arcos di continuare ad ospitare la mostra curata da Claudia Gioia ed inaugurata a dicembre 2009. Una riflessione artistica poliedrica e sfaccettata che dimostra come uno stesso ambito tematico possa condurre ad interessanti soluzioni e variazioni formali. Tra gli artisti presenti Angelo Filomeno.
Nel 2001, alla Biennale di Venezia, lancia la moda del ricamo nell’arte contemporanea. Straordinari i suoi preziosi e complessi ricami che si dipanano su shantung indiani, evidenziando una affabulante fantasia formale e la capacità di ricreare le suggestioni della pittura cinese. La naturale vocazione al barocco degli AES + F emerge nei video e nelle immagini con colori, forme ed immagini esasperati.
Le performance di Sissi, giovanissima artista, già molto nota, si esplicano attraverso la ricerca della spettacolarità in creazioni che coinvolgono il corpo modificandolo parzialmente, una sorta di travestimenti nella ricerca di una identità quasi paradossale nell’estremo tentativo di spingersi sino all’impossibile.
I lusinghieri successi ottenuti hanno portato l’artista bolognese a diventare testimonial della campagna pubblicitaria primaverile del richiestissimo marchio Furla. E’ poi da sottolineare la presenza dell’opera di Mimmo Paladino.
Questa collettiva segna il ritorno dell’artista beneventano che ancora una volta riesce a catalizzare gli sguardi dei visitatori con una tela dotata di vigore formale e cromatico e di una notevole raffinatezza grafica, un’opera che conferisce una nota ulteriore alla mostra presentata da Arcos.
Prosegue, dunque, l’affascinante percorso di ricerca espressiva del museo beneventano che riesce in ogni sua esposizione a stimolare il dialogo sull’arte contemporanea e sui suoi sviluppi.