L’associazione Sinistra Unita interviene sulla questione dei trasporti e in modo particolare sulla mobilità sottratta.I tagli previsti nella finanziaria, in via di approvazione in queste settimane, prevedono un ridimensionamento dei trasferimenti dei fondi destinati alle regioni per il trasporto regionale. Questo ridimensionamento determina un taglio del trasporto su ferro nella misura del 20% su tutto il territorio campano ma con una maggiore ricaduta per le zone interne, precisamente le province di Benevento e Avellino, che subiranno una riduzione del 60% dei servizi di tutto il comparto.
Tutto questo va a sommarsi alla già precaria situazione dei trasporti nel Sannio considerando che nei mesi scorsi sono state già effettuate cancellazioni di treni regionali sulla linea Benevento – Foggia in aggiunta alle già soppresse fermate nel capoluogo sannita dei treni ES sulla linea Bari – Roma e viceversa.
Ora se gli sviluppi della finanziaria dovessero confermare quanto previsto si determinerebbe nell’entroterra sannita la negazione del diritto alla mobilità e un forte ridimensionamento occupazionale con consequenziali disparità e discriminazioni tra cittadini dello stesso territorio.
E’ inutile ribadire che queste decisioni vanno a penalizzare un territorio già sofferente non solo per i trasporti ma anche per le questioni che riguardano la sanità, il caso rifiuti, l’abbandono di ogni prospettiva per il comparto agricolo e artigianale, per non parlare dei problemi occupazionali in generale. Un territorio che ha subito negli ultimi decenni una vera e propria fuga dei cittadini soprattutto della provincia verso quelle realtà che garantiscono maggiori servizi, maggiore occupazione e sicuramente un livello di vita migliore forse più civile. Di fronte a questa disastrosa situazione è il caso che l’intera classe politica sannita si ponga degli interrogativi e innanzitutto provi il senso della vergogna.