Sono gli “ultimi moicani”: 120 tra piccole attività, aziende medie e centri commerciali (con esclusione del civico cimitero e del municipio) che hanno direttamente accesso da una strada provinciale che mai nel passato è stata in tali condizioni di intransitabilità.
Una strada lunga 12 km che attraversa tutto il paese, con una media di un’azienda ogni cento metri, che avrebbe dovuto e potuto trasformare Limatola in un unico centro commerciale.
Invece percorrendo la strada provinciale sembra di essere a Beirut, uno scenario da guerra con la sede viabile che ogni mattina si presenta più scassata.
Come se Limatola fosse interessata da bombardamenti notturni, invece le colpe di questo degrado sono chiaramente individuabili e conosciute dai cittadini.
Un paese ospitale, con attività commerciali e manifatturiere che vivono principalmente grazie al trasporto ed alla vicinanza con Napoli e Caserta, con 120 aziende che ancora resistono nella speranza che al più presto venga ripristinata la viabilità su questa intransitabile strada provinciale.
Centinaia di posti di lavoro sono a rischio a causa di un poco di asfalto e della mancata sistemazione del piano viabile: sembra incredibile ma è così!
Ma i 120 imprenditori non si arrendono, prima di consegnare le chiavi delle proprie aziende, prima di licenziare e mandare a casa i dipendenti promettono di voler attivare tutte le forme di lotta democratica.
Pietro Di Lorenzo, imprenditore
Riceviamo e pubblichiamo la seguente lettera di protesta a firma dell’ingegnere Pietro Di Lorenzo, che intende segnalare alle autorità competenti lo stato di abbandono in cui versano le strade di Limatola. Una condizione che mete ancora più in crisi l’attivià imprenditoriale della zona.
Sono gli “ultimi moicani”: 120 tra piccole attività, aziende medie e centri commerciali (con esclusione del civico cimitero e del municipio) che hanno direttamente accesso da una strada provinciale che mai nel passato è stata in tali condizioni di intransitabilità. Una strada lunga 12 km che attraversa tutto il paese, con una media di un’azienda ogni cento metri, che avrebbe dovuto e potuto trasformare Limatola in un unico centro commerciale. Invece percorrendo la strada provinciale sembra di essere a Beirut, uno scenario da guerra con la sede viabile che ogni mattina si presenta più scassata. Come se Limatola fosse interessata da bombardamenti notturni, invece le colpe di questo degrado sono chiaramente individuabili e conosciute dai cittadini. Un paese ospitale, con attività commerciali e manifatturiere che vivono principalmente grazie al trasporto ed alla vicinanza con Napoli e Caserta, con 120 aziende che ancora resistono nella speranza che al più presto venga ripristinata la viabilità su questa intransitabile strada provinciale. Centinaia di posti di lavoro sono a rischio a causa di un poco di asfalto e della mancata sistemazione del piano viabile: sembra incredibile ma è così! Ma i 120 imprenditori non si arrendono, prima di consegnare le chiavi delle proprie aziende, prima di licenziare e mandare a casa i dipendenti promettono di voler attivare tutte le forme di lotta democratica.