Manifestazione, oggi a Napoli, dei lavoratori forestali della Campania, circa 5.000 hanno aderito allo sciopero generale della categoria, dal Sannio otto pullman, tanti anche con mezzi propri, partiti dai vari comuni con la partecipazione più di 450 lavoratori forestali dipendenti dagli EE.DD., (Provincia; Stapf; e dalle Comunità Montane: Fortore, Titerno-Alto Tammaro e Taburno) l’adesione è stata massiccia e molto sentita.
Alla manifestazione, hanno partecipato presidenti e assessori degli Enti Delegati del Sannio, ai quali va un ringraziamento, ma in particolar modo a tutti i lavoratori forestali Sanniti.
Secondo il segretario generale della Fai Cisl Sannio, Alfonso Iannace, “i lavoratori hanno protestato, – per le garanzie occupazionali; – per sbloccare i fondi e per la certezza del salario; – per l’ambiente; – per prevenire e contrastare gli incendi; – per riformare il settore e salvaguardare la forestazione in Campania.
Il Segretario Generale Carlo Colarusso della FAI CISL Campania, nel suo intervento iniziale del comizio sindacale, oltre ad elencare nei dettagli tutte le questioni del settore della forestazione, ha chiesto con forza il ripristino dei fondi per il “Piano forestazione 2010” oltre la convocazione di un tavolo regionale per esaminare subito tutte le problematiche e definirle.
Infatti, lo sciopero generale dei lavoratori forestali della Campania, ha dato il primo risultato.
Il presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro, ha convocato i Segretari Generali di categoria, e unitamente hanno convenuto:
- la giunta regionale, predisporrà la delibera dell’acconto del 30% subito e successivamente del restante ,perché sono stati trovati i fondi, e quindi verranno sbloccati i fondi del Piano forestazione 2010, il quale consentirà al prosieguo delle attività (peraltro eseguite fino ad oggi, senza però corrispondere le spettanze ai lavoratori)) oltre alla corresponsione degli stipendi ai lavoratori forestali.
- il 24 p.v. le parti si rincontreranno per esaminare tuttel le problematiche del settore.
La decisione, secondo la regione, l’atto deliberativo è stato assunto in un contesto che impedisce la possibilità di ricorrere all’indebitamento (in ragione dello sforamento del patto di stabilità interno) così come è stato fatto per il passato. Si è ricorso a soluzioni alternative al fine di salvaguardare e tutelare i livelli occupazionali.
Non era meglio, decidere questa soluzione, peraltro più volte denunciata dal Sindacato, convocare le OO.SS. e discutere come al meglio risolvere questa problematica? Senza arrivare ad uno sciopero generale? Chi consiglia il Presidente?
Comunque, nonostante gli esiti regionali siano stati anche se in parte raggiunti, in quanto il primo passo è stato fatto, ci aspettiamo adesso le risultanze dell’incontro del 24 p.v. nel quale andranno discusse e confermate tutte le questioni del settore della Forestazione.
Attenderemo con molta attenzione le risultanze dell’incontro.
La FAI CISL Sannita, nell’attesa di risposte concrete e sicure, permane lo stato di agitazione della categoria e rilancia comunque la costituzione di un tavolo istituzionale del SANNIO permanente, richiesto da tempo, al fine di monitorare e salvaguardare maggiormente il futuro certo dei lavoratori forestali, nonché lo sviluppo del territorio nell’ambito ambientale rafforzando vera occupazione che può dare il settore nel suo complesso.
Tanto premesso, rinnoviamo con forza la costituzione del tavolo di crisi permanente, tenendo anche conto che, dalla applicazione della stabilizzazione avvenuta dal 2002/2003, nel Sannio abbiamo perso circa 350 unità, nonostante ci siano stati a seguito della L.R 14/06, attuazione del famoso “turn over” assunzioni dagli EE.DD., e quindi cia aspettimo una rivisitazione in tal senso, anche della L.R. 12/09 (riordino delle Comunità Montane)”.