Non si fa attendere la replica del sottosegretario al Lavoro, Pasquale Viespoli, che e’ anche componente dell’Ufficio di presidenza nazionale del PdL, alle dichiarazioni rese dall’onorevole Marcello Taglialatela.
“Leggo che l’on. Taglialatela – commenta Viespoli – ha risposto alle questioni politiche che ho posto e che ribadisco, proponendomi lo’“scambismo assessoriale’. Al di la’ delle polemiche, conoscendo l’on. Tagliatatela, non posso che esprimere apprezzamento per il disinteresse che egli mostra rispetto alla carica. Sicche’ chiedo all’on. Tagliatatela di confermare questa sua generosa disponibilita’, indirizzandola non a me ma al presidente Caldoro, per consentirgli di nominare al suo posto un assessore donna.
In tal modo – continua Viespoli – il presidente Caldoro, che in sede di nomina della giunta non ha operato, ai sensi dell’art. 46 dello Statuto, ‘nel pieno rispetto del principio di una equilibrata presenza di donne e uomini’, supererebbe un profilo di illegittimita’ che rischia di esporre la giunta al giudizio di un qualsiasi Tar”. “L’on. Tagliatatela – conclude il sottosegretario – renderebbe un servizio alle istituzioni e alla buona politica e, contemporaneamente, smentirebbe, con i fatti, l’accusa di eccesso di ambizione che i suoi detrattori gli rivolgono, affermando, volgarmente, che per l’on. Tagliatatela le ambizioni sono come gli esami eduardiani: non finiscono mai”.
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