Il 19 maggio 2010, dalle ore 10.30 alle ore 18.30, si svolgerà a Benevento, presso il Teatro di Palazzo De Simone, un incontro seminariale sull’unità della giurisdizione, promosso dal direttore della Scuola di Dottorato Internazionale “Persona, Mercato e Istituzioni” dell’Università degli Studi del Sannio, Pietro Perlingieri, dal direttore del Dipartimento di Studi Giuridici, Politici e Sociali Pe.Me.Is., Antonella Tartaglia Polcini e dal presidente del Corso di Laurea in Giurisprudenza, Ernesto Fabiani, con la collaborazione dell’Associazione Nazionale Forense, sede di Benevento.
Aspirazione dell’iniziativa è dar vita ad un’ampia riflessione e ad un confronto dialettico e costruttivo sulle prospettive di una possibile riunificazione delle giurisdizioni, con la partecipazione di autorevoli studiosi di diverse discipline giuridiche e di illustri esponenti della magistratura e dell’avvocatura.
La giornata di studio sarà dedicata al ricordo del professore Franco Cipriani, illustre processualcivilista italiano, fondatore e direttore della Rivista “Il giusto processo civile”, improvvisamente scomparso lo scorso 27 aprile.
Introdurrà i lavori Giampiero Balena, ordinario di Diritto processuale civile nell’Università degli Studi di Bari ed allievo del prof. Cipriani. Relazioneranno Bernardo Sordi, ordinario di Storia del diritto medievale e moderno nell’Università degli Studi di Firenze; Silvia Mirate, ricercatore di Diritto amministrativo comparato nell’Università degli Studi di Torino; Aldo Travi, ordinario di Diritto amministrativo nell’Università Cattolica del Sacro Cuore; Pasquale Russo, ordinario di Diritto tributario e Andrea Proto Pisani, ordinario di diritto processuale civile nell’Ateneo fiorentino. Interverranno i professori Cristina Ciancio e Antonella Tartaglia Polcini dell’Ateneo sannita e il consigliere Cesare Ruperto, presidente emerito della Corte costituzionale.
I lavori saranno presieduti da Annibale Marini, presidente emerito della Corte costituzionale, e conclusi dal professore Perlingieri.
L’idea nasce dal rilievo che la prospettiva che dovrebbe caratterizzare qualsiasi tentativo di rilettura critica e costruttiva del sistema giustizia è quella del principio della «strumentalità dell’azione» all’effettiva realizzazione e tutela delle situazioni soggettive di natura sostanziale. Il sistema che si ricava dalla nostra Carta costituzionale, dal combinato disposto degli artt. 102, 103 e 113, introduce nell’assetto costituzionale il principio della “pluralità delle giurisdizioni”, (Consiglio di Stato, art. 103¹; T.A.R., art. 125²; Corte dei conti, art. 103²; Tribunali militari, art. 103³), quindi la scomposizione dell’ordine giudiziario, anche come organizzazione (perché, oltre al CSM – organo di autogoverno della magistratura ordinaria -, sono previsti i Consigli di presidenza della giustizia amministrativa, della Corte dei Conti, della giustizia tributaria ed il Consiglio della magistratura militare). Queste forme di temperamento del principio di unità della giurisdizione si collocano nell’armonia di un sistema intermedio, all’interno del quale regole unitarie e applicazioni del principio pluralistico coesistono. Eppure da tempo si sottolinea una sostanziale mancanza di raccordo fra questi collegi, ai fini della rappresentanza del potere giudiziario complessivamente considerato.
Oggetto di riflessione, di valutazione e di confronto sarà dunque la concreta utilità, in conformità allo spirito della Carta costituzionale e all’effettività della tutela giurisdizionale, intesa nella sua accezione funzionale, di un ritorno all’unità della giurisdizione, con attribuzione ad un unico organismo della garanzia fondamentale dell’autonomia e dell’indipendenza delle magistrature.
Il seminario si svolgerà nel corso dell’intera giornata di mercoledì 19 maggio, sotto forma di tavola rotonda articolata in due sessioni, dalle ore 10.30 alle 13.30 e dalle ore 15.00 alle 18.30.