E’ cominciata stamani a Milano l’udienza preliminare per Riad Nasri e Moez Fezzani, i due presunti terroristi islamici arrivati in Italia dalle basi militari statunitensi di Guantanamo (Cuba) e Bagram (Afghanistan) tra il 30 novembre e il 20 di dicembre scorsi grazie a un accordo governativo tra il presidente Usa Barack Obama e il premier Silvio Berlusconi. Davanti al gup di Milano, Stefania Donadeo, si e’ presentato solo il libico Fezzani, difeso dall’avvocato Barbara Manara, mentre il tunisino Nasri, assistito dall’avvocato Roberto Novellino, e’ rimasto nel carcere di Benevento dove e’ detenuto. Il tunisino ha richiesto al gup di essere giudicato con rito abbreviato che prevedo lo sconto di un terzo della pena, anche se, a quanto si e’ appreso, potrebbe decidere di revocare la richiesta. I due sono accusati di associazione per delinquere aggravata dalla finalita’ di terrorismo, perche’, stando alle indagini del pm di Milano Elio Ramondini, avrebbero fatto parte tra il ’97 e il 2001 di una cellula legata al gruppo salafita per la predicazione ed il combattimento (GSPC) che avrebbe reclutato ’fratelli’ destinati al martirio nei Paesi in guerra. Nasri venne catturato in Afghanistan dopo l’attentato alle Torri Gemelle e, come ha messo a verbale negli interrogatori davanti al gip Guido Salvini e al pm, ha trascorso circa otto anni a Guantanamo. Il tunisino ha raccontato che nella base Usa ha subito minacce pesanti, violenze e torture con musica ad alto volume e di essere stato ’privato di tutti i diritti piu’ semplici e fondamentali’. Fezzani, invece, interrogato dal gip Salvini, ha spiegato di essere rimasto per ’7 anni nel carcere di Bagram’, dopo essere stato sequestrato ’da pakistani a Peshawar’ e poi ’consegnato agli americani’. Fezzani ha raccontato di essere stato ’torturato a Kabul, dove ero sempre legato per un polso e costretto a vivere con musica ad alto volume’. Un trattamento, ha messo a verbale il libico, che ’veniva da agenti americani, credo della Cia’. Quando ’ho avuto dei problemi ai denti – ha detto ancora – invece di curarmeli me li hanno strappati’. L’udienza, nella quale e’ imputato anche Tlili Lazhar, e’ stata rinviata al prossimo 27settembre.
Fonte: Ansa