Il sottoscritti Consiglieri Angelino Iannella ed Erasmo Mortaruolo del Gruppo Consiliare ‘Esperienza e Rinnovamento’ del Comune di Torrecuso rilevato che contrada ‘Bretella’ – strada di collegamento tra la via Provinciale Vitulanese (C.da Tora ) e la via Provinciale per Paupisi (incrocio con via F.Tenenete Tedesco, planimetria allegata) – non ha ancora assunto una propria denominazione specifica chiedono che: detta via venga intitolata al dott. Silvio Iannella, magistrato di chiara fama e di comprovata limpidezza morale ed intellettuale nonché fine poeta (Deceduto in Terracina il 02.08.1996).
L’intitolazione della suddetta bretella stradale al dott. Silvio Iannella assume, per la Città di Torrecuso, un significato importante in quanto tende ad evidenziare la sintonia della Comunità con l’impegno e la nobiltà morale dell’uomo ed a sottolineare l’apprezzamento per il rigore del magistrato nello svolgimento delle sue funzioni. La figura di Silvio Iannella, riveste, dunque, un grande valore simbolico per il nostro paese dove nacque il 13 settembre 1915. ed a cui rimase profondamente legato per tutta la sua vita: è al paese natio che tornava nei momenti di riposo , è nel suo paese che ritrovava gli affetti dell’infanzia e della prima giovinezza, gli amici di sempre ed i ricordi più cari.
Il dott. Silvio Iannella compì a Benevento la prima tranche dei suoi studi per approdare all’Università di Napoli dove si laureò in giurisprudenza il 14 luglio 1938.
Educato a severi principi , la magistratura gli apparve come la più alta e degna delle aspirazioni di vita; vi entrò, ottenendo in concorso la nomina ad uditore giudiziario, con decreto del 10 luglio 1940. Ad eccezione di una breve parentesi che lo vide impegnato al tribunale di Milano ed alla Corte di Appello di Bari, la sua carriera si è svolta con regolarità e spirito di dedizione, interamente presso il Tribunale di Benevento , del quale , dopo la nomina a magistrato di Cassazione e, dal gennaio del 1975 a Presidente di Sezione della Suprema Corte, divenne, il 17 gennaio 1978, presidente. Nel settembre del 1985, collocato a riposo e quindi, quasi liberato dal rigore di una ufficialità divenuta austero costume di vita, potette finalmente aprirsi ai sentimenti più profondi ed alle sensazioni più delicate trasfusi nelle raccolte di poesie pubblicate negli anni successivi e che lasciano intravedere la sensibilità d’animo e le emozioni nascoste dell’uomo Silvio Iannella, padre e marito amorevole oltre che magistrato emerito.