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S.Leucio del Sannio, Cavuoto replica a Iannace (FN): ‘Si al confronto, ma su dati veritieri’

Scritto da il 15 maggio 2010 alle 16:27 e archiviato sotto la voce Territorio, Testata. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

Il Consigliere comunale Pellegrino Cavuoto replica alle dichiarazioni di Beniamino Iannace esponente di Forza Nuova, in merito alla questione Cimitero a San Leucio del Sannio.

‘Questa Amministrazione – spiega Cavuoto – si è ritrovata dal momento della sua elezione, che risale a circa un anno fa, a risolvere delicate ed importanti questioni riguardanti zone del territorio invase da rifiuti, colpa di uno scarso controllo, ma soprattutto di una cattiva e disinteressata gestione dello stesso. Un esempio è stato proprio il ritrovamento di alcuni rifiuti al di fuori delle mura cimiteriali. L’impegno del Sindaco, del Delegato ai Cimiteri e dell’Ufficio al riguardo è stato serio, immediato e risolutivo sin dalla prima segnalazione, provvedendo a rimuovere gli stessi e continuando tuttora a risolvere la questione in conformità a quanto previsto dalla legge in materia e secondo una logica ed un spirito morale e civile teso a tutelare il benessere e la salute dei cittadini.

In merito all’ampliamento del Cimitero, un’altra questione sollevata dall’esponente di Forza Nuova, ci sono agli atti tre delibere di Giunta Comunale, una del 24 dicembre 1996 riguardo l’approvazione del progetto di ampliamento, una del 25 febbraio 1997 per una prima variante, ed una del 29 maggio1999, per una seconda variante. Tutte e tre le adunanze di giunta sono state presiedute dall’allora sindaco Romeo Furno.
Il contratto d’appalto risale all’anno 2000, i lavori sono iniziati nel febbraio 2000, e si sono conclusi nel settembre 2001.
A questo punto mi chiedo come sia possibile che il decreto Sirchia 41/44-2002, citato da Beniamino Iannace nel suo articolo, negli anni in oggetto degli interventi (circa 2 anni prima dell’esistenza del Decreto Sirchia) sia stato violato. Non sono un avvocato ne un giurista, ne un amministrativista, ma la risposta mi sembra evidente dal momento che ai tempi dell’opera di ampliamento del cimitero il decreto non esisteva ancora.
Un altro dato, che ovviamente Iannace non ha preso in considerazione, è che tra gli atti relativi a quel progetto, c’è il parere favorevole dell‘ASL che diede la sua approvazione tenendo conto delle distanze dalle abitazioni, secondo normativa vigente all’epoca.
In un verbale finale agli atti risulta, infatti, che i lavori sono stati eseguiti conformemente ai progetti approvati in giunta e con il parere favorevole dell’ASL.

Iannace, inoltre, lamenta che il nuovo Piano Urbanistico Comunale prevede ulteriori ampliamenti del Cimitero. Mi preme sottolineare che non si tratta certamente di una questione politica, o una scelta sbagliata dell’ amministrazione, ma di una esigenza dettata dal fatto che quando i posti cimiteriali disponibili finiscono, bisogna crearne degli altri.
Per le falde acquifere presenti nelle zone limitrofe al cimitero, dopo alcuni ricorsi messi in essere proprio dai confinanti, Arpac, ASL, ed altri Enti stanno provvedendo a fare i dovuti controlli, che fino ad ora non hanno determinato nessun pericolo per la salute dei cittadini.
Non è mia intenzione giudicare gli errori delle precedenti Amministrazioni, ma semplicemente dare spiegazioni precise sulla questione Cimitero, a seguito di una serie di bugie, informazioni errate e travisate. Il vero problema è la disinformazione che regna sovrana nelle stanze della politica. Mi chiedo come sia possibile che un esponente politico, possa permettersi il lusso di scrivere bugie in merito ad una questione così delicata, senza aver protocollato al Comune nessuna richiesta di documentazione relativa alla materia. Capisco che una piccola forza politica per farsi conoscere e sentire ha bisogno di più fatica, ma se questa fatica si basa su bugie e falsità, dovute al fatto che le notizie sono apprese davanti ai bar o per strada, e non documentate con gli atti ufficiali, l’effetto sarà contrario a quello sperato, facendo perdere quella poca fiducia acquistata fino ad ora’.

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