“Perché dobbiamo correre tanto prima delle vacanze estive, come se ci fosse qualche nemico da combattere?”. Lo ha detto il presidente della Camera, Gianfranco Fini, parlando a Benevento sulle intercettazioni nel corso di un incontro promosso dall’associazione ‘Mezzogiorno nazionale’, intervistato dal direttore de Il Mattino, Virman Cusenza. Fini, pur ribadendo la necessità di una legge che regoli “un eccesso” che c’é stato, ha ribadito la necessità di approfondire il confronto. “Ne stiamo discutendo da oltre due anni – ha proseguito – se ne può discutere ancora un po’, facendo uno sforzo ulteriore per evitare polemiche e fraintendimenti, per avere un testo condiviso”. Il presidente della Camera, ha poi spiegato al pubblico presente al Teatro De Simone, quella che è la priorità dell’approvazione della manovra finanziaria e del disegno di legge sulle intercettazioni: “Chi conosce il regolamento della Camera e la Costituzione non ha dubbi”. Fini ha ricordato che l’intervento “deciso dal governo per fronteggiare la crisi è stato presentato con un dl e i decreti vanno approvati e discussi nell’arco dei 60 giorni”. Quindi per Fini è prevedibile che la Camera, “atteso che il Senato lo esamini o lo emendi, se lo ritiene opportuno, lo approvi nei primi giorni di luglio”. Sul rapporto con la Lega Nord ed i nuovi orizzonti del Federalismo Fini ha così replicato: ”Non pongo questioni ostili alla Lega” ma bisogna stabilire “i costi del federalismo fiscale. Potrebbe essere una enorme opportunità per il Mezzogiorno perché si realizza un meccanismo più virtuoso”. Ma nella prima fase, a giudizio di Fini, bisognerà garantire “il diritto di ogni cittadino di avere nell’ambito di costi certi la garanzia di servizi”. Per questo Fini ha rilanciato la sua proposta di costituire all’interno del Pdl una commissione per “stabilire i costi del federalismo fiscale”.