Antonio Meoli, responsabile dell’associazione Gioventù italiana Benevento, in una nota inviata alla nostra redazione lamenta una presunta richiesta da parte degli incaricati al servizio di raccolta rifiuti ingombranti a domicilio, del versamento di 50 euro per una ricevuta attestante la rottamazione di un elettrodomestico.
Di seguito il testo integrale della nota:

‘L’Asia, l’azienda incaricata alla raccolta dei rifiuti a Benevento, offre da tempo il servizio di raccolta a domicilio per gli oggetto ingombranti. Naturalmente il servizio è gratuito. A meno che non si richieda una ricevuta per poter beneficiare degli ecoincentivi fiscali nel caso si decida di acquistare un elettrodomestico nuovo.
Il 13 gennaio scorso, ho telefonato all’apposito numero verde e abbiamo fissato un appuntamento. Sarebbero venuti il 29 Gennaio (ben 16 giorni dopo, quando sul loro sito ufficiale parlano di 10 giorni, ma sorvoliamo su questo particolare). Quando ho chiesto una ricevuta o quantomeno un documento che attesti l’avvenuta consegna dell’elettrodomestico (in questo caso un frigorifero), obbligatorio per beneficiare degli ecoincentivi, mi hanno risposto che avrei dovuto pagare un importo di 50,00 euro (quando il rivenditore dell’elettrodomestico svolge questo servizio a 10,00 euro, con il rilascio di quel documento a titolo gratuito).
Ora mi domando, il contributo che avrei riscosso sulla dichiarazione dei redditi era di 78 euro che, in un periodo di crisi economica, sarebbe stato un bel risparmio, ma quando devo ‘acquistare’ la ricevuta per avvenuto ritiro alla ‘modica’ cifra di 50,00 euro beneficerei di una detrazione sul 730 di soli 28,00 euro! Ora si deve capire di chi è la colpa. Se dello stato oppure dell’azienda municipale’.