Sabato scorso è stata riaperta al culto la Chiesa di Santa Lucia, una delle ultime testimonianze locali dell’architettura rupestre. Una cappella storica restituita ai fedeli con una cerimonia ufficiale di riapertura alla quale hanno preso parte il Sindaco Valentino e gli amministratori comunali, il Comandante della Polizia Municipale Vincenzo Iannotta, il Dirigente dell’area Tecnica Ciro Magliocca, uniti ad una folla di fedeli e di autorità civili, militari e religiose. L’evento, organizzato dal parroco Don Franco Iannotta si è svolto in presenza del Vescovo della diocesi Mons. Michele De Rosa. “La Vergine e martire “Lucia” è una delle figure più care alla devozione cristiana e, come ricorda il “Messale Romano” è una delle sette donne menzionate nel “Canone Romano”, queste le prime parole del Sindaco Valentino durante la cerimonia di riapertura. La conclusione dei lavori di “restauro risanamento conservativo e consolidamento statico della cappella “Santa Lucia”, che oggi celebriamo, ha proseguito il Primo Cittadino, sta a significare la continuazione di una devozione che i nostri padri avevano per la “Santa” dedicandole questa “Cappella”. Questa “Cappella”, ancora oggi, e per la prossima ricorrenza del 13 dicembre, festa della “Santa”, tocca l’apice della devozione con la partecipazione di centinaia di fedeli provenienti da tutte le comunità vicine. La Chiesa di S. Lucia, che si erge sopra un terrazzo di tufo nero, chiamato “ncoppa Santa Lucia”, fuori le mura della città dal lato orientale di essa, rappresenta una delle ultime testimonianze storiche di “Architettura Rupestre”. E’ stata eretta nel secolo XVI, il primo documento che parla della “Cappella” è un verbale di “Santa Visita” nell’archivio storico della Curia Vescovile redatto nel 1525. Nel “Documento” la Cappella è presentata a unica navata a forma rettangolare, pavimentata con formelle di cotto e coperta con laterizi di coppi e canali e sopra il tetto un arco sotto il quale è posta una campana. Questa opera ha sottolineato il Sindaco Valentino, si inserisce in un più ampio e vasto programma integrato di interventi finalizzati al recupero storico e naturalistico di questa parte del territorio cittadino, così come stà avvenendo per la fontana Reullo, fontana Riello, Ponte Viggiani, costone Peschiera, etc., sempre nell’ambito del Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013. Inoltre, questo progetto verrà arricchito e supportato da una ulteriore programmazione con il PIRAP (programma integrato rurale per le aree protette) nell’ambito del quale l’ Amministrazione comunale, che mi onoro guidare, ha già avuto l’ ammissibilità al finanziamento per l’eliminazione del sottostante “ex macello” (detrattore ambientale) e per la realizzazione, in tale area, di una bonifica e rinaturalizzazione attraverso un progetto di arredo urbano di quella che riteniamo una delle zone di maggiore rilievo paesaggistico dell’intera nostra città. In questa area sarà realizzato un percorso naturalistico che arriverà, da un lato, alla base del costone tufaceo (lato vallone Martorano), fino a raggiungere l’area sottostante San Menna e l’altro accesso al centro storico cittadino (ove viene localizzata la Porta di Ingresso del Parco del Taburno Camposauro), ovvero la ex Torre Carceraria e dall’altro versante, (sottostante Via Riello) il percorso raggiungerà la ormai riattata via di accesso di Porta San Marco. Opere ed interventi qualificanti per la nostra comunità, sostenibili naturalisticamente, arricchiti dal completamento, a cura della Amministrazione Provinciale di Benevento e dopo un percorso tortuoso e difficile, del raddoppio del ponte sottostante Santa Lucia, con il definitivo e risolutivo adeguamento dell’intero asse viario che da località San Pietro si collegherà con il centro cittadino” . Valentino si è unito ai ringraziamenti del Parroco Don Franco Iannotta e del Vescovo Mons. De Rosa, già estesi a tutti coloro i quali hanno sapientemente contribuito al restauro ed al ripristino della Cappella di Santa Lucia. “Ringrazio per la collaborazione, ha inoltre sottolineato il Primo cittadino, l’ufficio tecnico comunale, dirigente e dipendenti tutti, la Sovrintendenza di Caserta con l’Arch. Francesco Canestrini, con la quale – e i risultati sono sotto gli occhi di tutti – dopo tante ormai passate traversie, si è ritrovata una sempre più costruttiva e fattiva collaborazione istituzionale, condividendo sempre più i programmi e le azioni da mettere in campo nell’interesse ed a salvaguardia della nostra comunità . Per ultimo, ma non ultimo, – ha proseguito -ringrazio il Parroco Don Franco Iannotta che con la sua costanza ed il suo impegno ha permesso il recupero di questa struttura, consentendo così di riportare all’antico splendore questo monumento vero “Cammeo di storia e arte locale”. Nel salutare tutti gli intervenuti a nome dell’intero governo cittadino, ha concluso Valentino, “voglio evidenziare la piena disponibilità dell’Amministrazione che presiedo e mia personale per iniziative, che con il loro spessore e rilevanza culturale, hanno l’obiettivo, comune, di valorizzare le bellezze monumentali ed artistiche, della nostra Città”.