Antonio Pagliuca e Antonio Maiella, rispettivamente segretario provinciale della Uil Fpl e portavoce della Camera Sindacale Provinciale, rendono noto che “con una nota dello scorso 4 ottobre il presidente dell’Aris ha comunicato che il Consiglio nazionale dell’associazione ha deliberato la disdetta formale di tutti i contratti collettivi sottoscritti. Si tratta di una decisione gravissima che, se realmente, attuata avrebbe effetti dirompenti all’interno delle strutture. Tale disdetta – spiegano i sindacalisti - configura un serio strappo al sistema che regola sia i diritti del lavoro, che i rapporti pubblico/privato nell’erogazione dei Livelli Essenziali di Assistenza e rischia di portare ulteriore disorientamento e conflittualità in un settore già messo a dura prova dal ritardo, o mancato, rinnovo dei contratti collettivi di lavoro”. Le segreterie nazionali di Cgil, Cisl e Uil “chiedono all’Aris un segnale di responsabilità immediato. Se nelle prossime ore non si dovesse modificare quest’atteggiamento di totale violazione delle regole fondative del Servizio Sanitario Nazionale e del sistema di relazioni sindacali, le segreterie nazionali decideranno immediate ed incisive risposte di mobilitazione ed intervento, che, a fronte della disdetta dei contratti collettivi nazionali vigenti deliberata da Aris, non potranno più rifarsi ai comportamenti ed alle procedure definite nell’articolo 5 del Contratto Collettivo Nazionale del 2002 -2005 ‘Norme di garanzia dei servizi minimi essenziali’.