È stato arrestato con l’accusa di sequestro di persona, maltrattamenti in famiglia e lesioni personali, Z.J., 35enne, operaio rumeno incensurato. I Carabinieri della Stazione di Apice sono riusciti a fare irruzione nella sua abitazione dove, dallo scorso 8 ottobre, teneva segregata la convivente, una connazionale 49enne. I Militari lo hanno fermato mentre, incurante del loro intervento e delle grida della donna, stava continuando a sferrare calci all’addome della vittima riversa a terra. L’uomo, immediatamente bloccato, è stato trasportato presso il Comando Stazione di Apice, mentre la donna è stata trasportata al pronto soccorso dell’ospedale “G. Rummo”, dove è stata sottoposta ad intervento chirurgico d’urgenza per le gravi lesioni riportate ad un polmone in seguito alle percosse. I Militari, raccolte le testimonianze e gli elementi del caso, hanno accertato che non si era trattato di una lite esplosa all’improvviso e sfociata nella violenza, ma di percosse che andavano avanti da tre giorni, per l’esattezza dallo scorso venerdì, giorno dal quale l’uomo, per cause ancora da chiarire, aveva impedito alla donna di uscire dall’abitazione e, fin da subito, l’aveva sottoposta a ripetuti maltrattamenti e l’aveva picchiata violentemente.Per l’uomo, accusato di sequestro di persona, maltrattamenti in famiglia e lesioni, si sono aperte le porte della Casa Circondariale di Benevento, dove resterà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, mentre per la donna, che, tra le altre, ha riportato lesioni ad un polmone, il trauma di tre giorni di violenza feroce ed ingiustificata.