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Camera Commercio: Sistri, slitta al 1° gennaio l’avvio del nuovo sistema di tracciabilità informatica rifiuti

Scritto da il 11 ottobre 2010 alle 18:44 e archiviato sotto la voce Primo Piano, Territorio, Testata. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

Sulla Gazzetta ufficiale del 1° ottobre 2010, è stato pubblicato il Decreto ministeriale che il Ministero dell’Ambiente ha predisposto con riguardo alla proroga del Sistri e “che – secondo Gennaro Masiello, presidente della Camera di Commercio di Benevento – argina due problemi: le molte difficoltà di distribuzione dei dispositivi elettronici e la imprescindibile necessità degli addetti delle singole imprese di familiarizzare con il sistema”. Il Decreto ministeriale si compone di soli due articoli. Solo l’articolo 1 reca previsioni dispositive. La proroga disposta dal decreto si articola in questi termini: daI 1° ottobre 2010 il Sistri è operativo; questo significa che chi è in possesso dei dispositivi elettronici, deve iniziare ad usarli; il termine entro il quale completare le procedure di ritiro dei dispositivi elettronici è stato prorogato dal 12 settembre al 30 novembre 2010 (allegato IA, punto 5, Dm 17 dicembre 2009) e il termine fino al quale continuare ad usare i formulari ed i registri di carico e scarico, insieme al Sistri, è stato prorogato dal 1° novembre al 31 dicembre 2010, affinché per le aziende e i loro addetti sia possibile verificare la piena funzionalità del sistema. Questo significa che la fase sperimentale si allunga da uno a tre mesi per tutti, cioè sia per chi oggi, 1° ottobre 2010, è in possesso dei dispositivi sia per chi, invece, oggi, ancora non li ha. Solo in questo modo era possibile assicurare la piena funzionalità del Sistri. Tutto questo significa che, sotto il profilo formale, il sistema  è partito venerdì 1° ottobre 2010 ma, sotto quello sostanziale, tutto decorre dal 1° gennaio 2011. Il nuovo decreto risponde così alla necessità di consentire il completamento della fase di configurazione e di consegna dei dispositivi elettronici (chiavette Usb, apparecchiature di monitoraggio per discariche e inceneritori e, per i soli trasportatori, black box). I problemi, ad esempio, che i trasportatori stanno vivendo in questi giorni per la configurazione delle black box sono fin troppo noti. La tracciabilità dei rifiuti è possibile ed effettiva solo se tutti i protagonisti della transazione sui rifiuti (produttore/detentore, trasportatore e destinatario) sono in possesso dei dispositivi elettronici. Fino a quando questo non accadrà è necessario che questi nuovi sistemi convivano con i “vecchi” registri di carico e scarico e i formulari. Nell’ultimo punto della parte motiva (preambolo) del nuovo decreto è presente una importante affermazione: durante i tre mesi di sperimentazione (cioè fino al 31 dicembre 2010), “le fattispecie sanzionabili restano esclusivamente quelle relative alla violazione” degli obblighi previsti dagli articoli 190 e 193, Dlgs 152/2006 (relativi a registri e formulari). Quindi, le sanzioni per il Sistri si applicheranno dal 1° gennaio 2011. Le sanzioni sono quelle presenti nello schema di decreto legislativo per il recepimento della direttiva 2008/98/Ce sui rifiuti che sta ultimando il suo iter formativo. L’affermazione è importante e ha il sapore di una sorta di impegno alla sua traduzione normativa all’interno di tale decreto legislativo “in itinere”.

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