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direttore Antonio De Cristofaro

Lavoratori Forestali, Fai Cisl: permane lo stato di agitazione

Scritto da il 11 marzo 2010 alle 11:38 e archiviato sotto la voce Lavoro. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

La nota inviata dall’organizzazione sindacale al Prefetto di Benevento e alla stessa Regione Campania per sollecitare il pagamento delle spettanze maturate ai lavoratori forestali del Sannio, dipendenti della Provincia, dello Stapf e delle Comunità Montane del Fortore; Titerno-Alto Tammaro e Taburno, ha dato i primi anche se “minuscoli risultati”.
Infatti, anche se tanti attori sono rimasti in silenzio (ormai da tempo) ed a seguito di continue insistenze della FAI Sannita, i responsabili degli Enti hanno “finalmente” messo in essere adempimenti ed atti deliberativi tali da poter corrispondere a breve le spettanze anche alla luce di comunicazione da parte della Regione Campania di accreditare a breve sia il saldo del “Piano Forestazione 2009”, sia l’acconto del 30% relativo all’anno in corso.
Pertanto, la FAI CISL del Sannio, vigilerà e verificherà giornalmente il rispetto degli impegni assunti dai responsabili degli Enti, senza sospendere lo stato di agitazione della categoria.
Lo scorso 8 marzo si è svolta la riunione convocata dalle Segreterie Nazionali di Fai – Flai e Uila della delegazione trattante per il rinnovo del CCNL del settore idraulico forestale, le quali hanno valutato negativamente la decisione assunta dalle controparti, Uncem, Lega Coop Agro Alimentare, AGCI, FedAgri – ConfCooperative, FederForeste di non aprire il tavolo per il rinnovo del CCNL, ritenendo questa decisione sia frutto di una sottovalutazione politica che è figlia di una visione assistenzialistica che le stesse hanno del sistema agro ambientale forestale.
Le federazioni nazionali di categoria, ritengono che questa visione del sistema debba essere definitivamente abbandonata e che si debba acquisire la coscienza del ruolo importante che il lavoro dipendente ha sia nella lotta ai cambiamenti climatici che nella protezione del territorio e nella gestione dei processi di conservazione e valorizzazione del meraviglioso patrimonio agro ambientale.
Per questo motivo, dunque, è prevista una prima mobilitazione di 16 ore di sciopero: 8 ore da effettuarsi entro il mese di marzo, demandate alle strutture regionali e le restanti 8 il 20 aprile 2010, con una manifestazione nazionale”.
fai_cisl

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