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direttore Antonio De Cristofaro

Scuola, precari: la Gilda di Benevento, “non fatevi truffare”

Scritto da il 10 settembre 2010 alle 10:08 e archiviato sotto la voce Attualità, Cronaca, Primo Piano, Scuola, Società, Testata. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

Si sta diffondendo tra i colleghi precari una voce insistente,  secondo la quale iscrivendosi ad un sedicente sindacato , previa corresponsione  di una  modica somma di danaro  si possa adire il TAR del Lazio o di altra regione ,  per ottenere l’inserimento a pettine nelle varie graduatorie provinciali ad esaurimento. Questo è assolutamente improbabile  , per diversi ordini di motivi , alcuni di buon senso ed altri esclusivamente di diritto. Come sarebbe possibile avere un pronunciamento del Tar del Lazio o del Tar della Campania , ad esempio ,  in tempi brevissimi , ancorché lo stesso fosse favorevole ? Supponiamo che il Tar fosse rapidissimo e si pronunciasse in un mese !!!!  Orbene,  il contingente delle immissioni in ruolo è già stato fissato ed assegnato.  Supponiamo , invece , che l’iter non sia così veloce, ma tale da ottenere una sentenza entro il corrente a.s. ( cosa quasi impossibile per i tempi biblici dei tribunali amministrativi  regionali ). Orbene,  sarebbe una vittoria di Pirro.  Infatti,  i malaccorti autori della iniziativa si sono dimenticati della vigenza dell’art. 4-ter della legge 167/2009,  che dispone già quanto vorrebbero ottenere per via giudiziaria , ope legis  ( dal prossimo aggiornamento  , cioè il 2011,  è possibile spostarsi a pettine  in una  qualsiasi provincia d’Italia ). In diritto . La materia dell’inserimento a pettine nelle graduatorie ad esaurimento è attualmente al vaglio delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione in sede di regolamento preventivo di giurisdizione. Le Sezioni, peraltro, si sono ripetutamente espresse nel senso che la materia rientri nella sfera di cognizione del Giudice ordinario e non del Giudice amministrativo. E siccome è la Cassazione che ha potere assoluto in materia di giurisdizione, è praticamente certo che i ricorsi attualmente pendenti davanti al Tar Lazio e altri Tar siano destinati ad essere rigettati dalla imminente pronuncia delle Sezioni Unite. Dopo di che gli interessati dovranno ripresentare i ricorsi, da capo, davanti ai giudici ordinari competenti per territorio, circoscrizione per circoscrizione, con esiti molto incerti. Pertanto, è assolutamente sconsigliabile imbarcarsi in  azioni giudiziali davanti a qualsivoglia Tar. Sia chiaro , come Gilda non propendiamo per nessuna delle opposte fazioni. Ci interessa solamente che venga riaffermata  la certezza del diritto. Quando si tratta di provvedere al  proprio sostentamento economico ed a quello dei propri cari, tutto quello che è lecito è anche moralmente corretto. L’operazione del sedicente sindacato in se stessa è  invece squallida. Tristi figuri  approfittano della disperazione di tante persone , in un periodo di congiuntura economica particolarmente sfavorevole , per fare qualche delega e soprattutto far guadagnare somme ingenti a furbi principi del foro, ben sapendo che a chi  incautamente si affida a loro ciò  non arrecherà alcun vantaggio. Non è così che si combatte il precariato, la soluzione è solo politica ed in questo senso si orientano tutte e nostre battaglie.

Comunicato stampa della Coordinatrice Provinciale di Benevento, Prof.ssa Colomba Donnarumma 

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