A qualche giorno dalla presentazione  ufficiale del cartellone relativo alla XXXI edizione della rassegna ‘Benevento Città Spettacolo’,  ritengo necessario stigmatizzare un comportamento irriguardoso nei miei confronti e nei confronti di chi ha ritenuto affidarsi alla mia persona per rappresentarlo nell’ambito del Consiglio di Amministrazione della Fondazione omonima. Ho atteso con pazienza e senso di responsabilità una convocazione preventiva del C.d.A. rispetto alla conferenza stampa (di cui sono venuto a conoscenza solo ed elusivamente attraverso i canali di informazione pubblica) che consentisse allo stesso di approvare in via definitiva il programma artistico della rassegna e il relativo piano economico dettagliato. Preciso che non era mia intenzione né compito quello di entrare nel merito artistico della rassegna stessa la cui responsabilità è stata affidata al Prof. Giulio Baffi che ricopre anche la carica di vice-presidente della Fondazione stessa. L’attesa, però,  è risultata vana e, dunque, mi trovo costretto a dover utilizzare i mezzi di informazione per esternare problematiche che avrei preferito, come è accaduto sino ad ora, affrontare  nella sede competente (C.d.A.) . Mi limito, quindi, momentaneamente a rendere pubbliche alcune mie richieste, avanzate più volte ma risultate ad oggiAggiungi un appuntamento per oggi senza risposta.
Intendo  conoscere i costi analitici della rassegna ed i criteri di assegnazione di incarichi e consulenze nonché il budget relativo agli stessi ed alla parte artistica del festival. Senza nulla togliere ai compiti e alle funzioni dei Revisori dei Conti della Fondazione, di cui ho piena fiducia, intendo solo conoscere, ad oggiAggiungi un appuntamento per oggi, oltre al contributo fornito dalla Regione Campania, quali sono le fonti economiche certe cui attingere per la realizzazione del Festival. Per il momento credo di aver semplicemente richiesto quanto è doveroso far conoscere e sottoscrivere ad un componente il C.d. A.  Resto dunque in speranzosa attesa di tali risposte che, ribadisco, avrei preferito ricevere in via privata e nella qualità.