‘La voglia irrefrenabile di apparire, fa crollare la lucidità di pensiero che dovrebbe guidare ragionamenti e riflessioni. Così, non meraviglia assolutamente – per tempistica, qualità e contenuti – la reazione del solito assessore comunale che, in merito, occupa il suo tempo, distraendo tutte le energie dai compiti istituzionali, che ne hanno bisogno cronico’. E’ quanto scrive in una nota il gruppo consiliare del PdL a Palazzo Mosti che considera
‘scomposta la reazione dell’assessore Luigi Boccalone (solo sua o in condominio con il sindaco?), reazione che è ‘la migliore conferma della validità dell’analisi politica delineata dal sottosegretario Viespoli nella sua recente intervista.
Non c’è da cambiare una virgola a quanto affermato da Viespoli: “A Benevento si è determinata una condizione senza precedenti: l’opposizione attuale ha governato la città. Poteva essere un elemento favorevole, in quanto maggioranza e minoranza esprimevano una forte carica di governo, la competizione poteva essere virtuosamente animata attraverso il dibattito e la soluzione dei problemi ed, invece, si è avuta una permanente contrapposizione. È stata conseguenza del modo in cui si è sviluppata l’opposizione alla giunta D’Alessandro, della personalizzazione, sino alla demonizzazione con manifesti pubblici, verso soggetti politici e di profilo dirigenziale del Comune, fatto mai avvenuto.
Cosa che, paradossalmente, è proseguita pur dopo che il centrosinistra ha vinto: invece di cogliere quella opportunità, ha continuato a muoversi facendo opposizione al passato. Un passato di cui, francamente, né il sindaco e né la sua giunta sono all’altezza per dimensione politica, qualità e cultura amministrativa. E lo dico rispetto a tutto il passato, non solo ai governi di centrodestra”.
A fronte di ciò, la “risposta” dell’assessore Boccalone può andare tranquillamente in archivio per pochezza di contenuti e per il continuo e ingiustificato livore, che denotano, peraltro, scarsa sensibilità istituzionale.
Tuttavia, due precisazioni vanno fatte.
Quanto alle classifiche del Sole 24ore, se valgono a qualcosa, basterebbe verificare in che posizione era Benevento quando il senatore Viespoli è stato eletto sindaco la prima volta e qual era, invece, la posizione della città quando ha concluso il suo sindacato.
Inoltre, l’assessore Boccalone parla di una fantomatica commissione per piazza Duomo. Non c’è mai stata e, meno che mai, è stata presieduta dall’ex sindaco. E ciò conferma quanto sia disinformato, confuso e poco lucido sia nell’approccio alle vicende della città che negli avventurosi tentativi di replicare alle valutazioni politiche del sottosegretario Viespoli.
Non vorremmo, infine, che fosse questo un malcelato e puerile schema di partecipazione alle vicende politiche, per eludere la fase della rendicontazione del risultato politico dell’esperienza Pepe, di cui l’assessore rappresenta una delle “punte di diamante”.