Nuovo look per la mensa universitaria dell’Ateneo sannita. Stamani, il rettore Filippo Bencardino e il presidente dell’Azienda per il Diritto allo Studio Universitario di Benevento, Paolo Ricci hanno inaugurato la rinnovata sede di via Calandra, dopo i lavori di ristrutturazione effettuati dall’ADISU, nell’ambito delle azioni migliorative dei servizi offerti agli studenti. Sono intervenuti anche il direttore amministrativo dell’Università del Sannio, Gaetano Telesio e il direttore dell’Azienda per il diritto allo studio, Antonio Scianguetta. Intanto, è già in distribuzione agli studenti e al personale dell’Università la Carta Ateneum, una prepagata che serve anche a facilitare l’acquisto dei pasti presso la mensa e che già da domani potrà essere utilizzata.
“In questo momento difficile per l’Università italiana, vessata dai consistenti tagli dei finanziamenti statali – ha affermato il rettore Bencardino – vogliamo dare un segnale positivo agli studenti. Grazie anche all’impegno dell’Adisu riusciamo a migliorare i servizi offerti ai nostri iscritti. Per questo obiettivo, con l’Azienda per il diritto allo studio abbiamo avviato un’azione sinergica volta a favorire la vita universitaria. In futuro, con i limiti imposti dalla Regione, si corre il rischio di vedere non solo drasticamente ridotti i trasferimenti economici ma anche di perdere un riferimento autorevole alla presidenza dell’azienda, attualmente affidata dal presidente della giunta regionale d’intesa con l’Università di riferimento e in futuro, invece, scelta, secondo logiche politiche, dal Consiglio regionale”.
“La Regione – ha confermato il professore Ricci – ci ha chiesto di limitare le nostre azioni a garantire solo i servizi essenziali, come le borse di studio, gli alloggi e le mense. Ciò significherà un taglio inevitabile ai finanziamenti per le attività culturali e le iniziative di studio per gli studenti che quest’anno, invece, siamo riusciti a finanziare. Un sacrificio ulteriore nell’ambito di una già cronica difficoltà per l’Azienda, dovuta alla scarsità di risorse umane”.