Sono numerosi gli spunti di riflessione politici ed amministrativi che vengono all’attenzione della cronaca. Nelle ultime ore il capogruppo PDL a Palazzo Mosti Nazzareno Orlando ha rilasciato la seguente dichiarazione: “Quanto accaduto relativamente al concorso AMTS non ha fatto altro che sottolineare l’inefficacia di un governo cittadino che ha sostanzialmente riportato indietro l’orologio della politica, rideterminando vecchie metodologie e ripristinando un sistema che si pensava archiviato definitivamente. Ha ragione, comunque, il Presidente di quell’Azienda quando chiede di guardare anche in altre direzioni! Restano, infatti, irrisolti tutta una serie di dubbi a cui si è evitato sistematicamente di rispondere, facendo slittare le occasioni di confronto legate alle interrogazioni presentate dai Consiglieri di Opposizione e accumulando OdG che, decontestualizzati dal periodo in cui erano stati presentati, costituiscono una vera e propria offesa all’intelligenza. Cosa può, dunque, fare un Consigliere se non percorrere altre strade, visto che la politica evita il confronto? Sono sempre stato dell’opinione che le cose vanno affrontate nel luogo deputato, (come dimostrato anche nell’ultima vicenda accennata in apertura), ma, se tale luogo è chiuso ermeticamente, bisognerà provvedere in altro modo. Un esempio. Ho posto in Commissione Cultura una serie di domande circa l’organizzazione e la gestione di alcuni eventi facenti capo all’Assessorato competente ed ho presentato anche apposite interrogazioni. Ancora nessuna risposta! Mi è stato chiesto di attendere la fine della Rassegna Città Spettacolo. Ovviamente lo farò…ma, intanto, è bene rinfrescare la memoria a chi mi dovrà rispondere. Premetto che non è mia intenzione entrare nel merito artistico del Festival (eppure avrei molto da dire), mi limito solo all’aspetto amministrativo e gestionale, perché, quando si parla di giovani e di occupazione, è sempre bene essere chiari e trasparenti.
Ho chiesto chiarimenti ed ho avuto risposta verbale circa l’organizzazione del Festival completamente affidata, dopo ampie valutazioni, ad una Associazione denominata Janua Major. Vorrei capire con quali criteri è stata scelta, chi ne fa parte e se la sua natura giuridica consente di gestire i servizi ad essa assegnati.
Ho chiesto a chi è stata affidata la selezione del personale utilizzato.
Ho chiesto di conoscere l’elenco dei consulenti e se risulta essere vero che alcuni di essi, da tempo, sono in servizio permanente presso l’Assessorato, visto che parlano a nome e per conto e, addirittura, operano nella redazione di atti ufficiali.
Ho chiesto come e quando sono state effettuate le gare per la XXXI edizione e chi è stato nominato responsabile del procedimento.
A queste domande, credo legittime, aggiungo l’ultima, che nasce dalla lettura di alcuni articoli giornalistici che accennano alla possibilità che il personale utilizzato non sia ancora munito di contratto e, conseguentemente, di assicurazione. La Rassegna ha, ormai, superato il giro di boa e sarebbe estremamente grave se questa notizia risultasse fondata.
Sono certo che chi di competenza vorrà rispondermi immediatamente, perché ne va, ancora una volta, della credibilità dell’Ente.
Certo, visto che in queste ore è stata presentata una nuova manifestazione (Notti e sogni di mezza estate), che spudoratamente si è fatta precedere da una incredibile conferenza stampa agostana denominata “Il festival che avremmo voluto fare” in cui si annunciava l’annullamento dovuto alla arroganza della Giunta Caldoro…non vorrei che il risultato fosse lo stesso.
Non vorrei, insomma, che tutto, come al solito, fosse ipocritamente circondato da un assordante silenzio.”