“Le emergenze alimentari che si sono succedute e continuano a succedersi negli ultimi anni anche nel territorio sannita, hanno mostrato l’importanza, nel determinare l’orientamento dei consumatori, della fiducia nella sicurezza del cibo. L’attenzione verso i temi della sicurezza degli alimenti e della protezione degli interessi del consumatore si è andata via via affermando sia da parte dell’opinione pubblica che tra le organizzazioni dei consumatori e degli operatori della filiera”. E’ quanto afferma il Segretario Generale dell’Adiconsum della provincia di Benevento, Costantino Caturano, associazione di difesa dei consumatori e dell’ambiente che da tempo si sta occupando di tale tematica, anche attraverso progetti, iniziative e controlli sul territorio relativamente alla qualità dei prodotti e alla valorizzazione delle tipicità sannite. C’è da dire, continua la nota dell’Adiconsum sannita, che il continuo evolversi della normativa di settore testimonia il crescente impegno del legislatore, sia nazionale che europeo, per la tutela della salute e della corretta informazione dei consumatori. Un significativo passo avanti, infatti, è senz’altro quello rappresentato dal regolamento (Ce) 178/2002, che introduce importanti novità, tra le quali:
• l’imposizione all’industria alimentare della rintracciabilità degli alimenti durante tutte le fasi della filiera produttiva;
• la creazione di un “sistema di allerta rapido” anche per i prodotti alimentari, sulla falsariga di quello già esistente sulla sicurezza generale dei prodotti;
• l’istituzione dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare.
Ma l’importanza del regolamento 178/2002 risiede anche nell’aver precisamente indicato agli Stati membri la strada obbligata del coordinamento e dell’integrazione in un organismo di rilievo nazionale per le competenze sulla sicurezza alimentare. L’Italia, tuttavia, non si è ancora dotata di un unico ente indipendente capace di coordinare tutti gli organi deputati ai controlli sulla filiera agroalimentare, di raccordarsi con le omologhe strutture degli altri Stati membri, di porsi quale interfaccia tra le autorità del nostro Paese e l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare. Le competenze in materia, quindi, continuano ad essere suddivise fra diversi soggetti che agiscono spesso in assenza di indirizzi unitari come il Ministero della Salute, il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, il Ministero dell’Economia e delle Finanze (Agenzia delle dogane, Guardia di finanza) e le Competenze locali (Aziende Sanitarie Locali). Questa polverizzazione delle competenze non facilita certo una visione unitaria e di filiera della sicurezza, afferma Caturano, non permettendo un utilizzo razionale ed ottimale delle risorse, potendo addirittura ostacolare la tempestività del sistema di allarme e costringendo spesso le imprese ad una serie di adempimenti burocratici costosi e scarsamente utili. Con l’individuazione di Foggia quale sede dell’Autorità Italiana per la Sicurezza Alimentare e lo stanziamento di 6mln di euro per l’avvio della sua attività, nel 2007 il problema sembrava ormai prossimo ad una soluzione, ma prima la mancata emanazione dei necessari decreti attuativi, poi l’inserimento – da parte del ministro per la Semplificazione normativa Roberto Calderoli – dell’Athority in questione nella lista degli enti inutili ci portano oggi a dover partire di nuovo da zero. Sebbene infatti sia stato scongiurato il rischio del suo definitivo affossamento, l’Autorità Italiana per la Sicurezza Alimentare deve ancora essere messa in condizione di operare. Per questo l’Adiconsum della provincia di Benevento in sinergia con la struttura nazionale, tra i principali attori della mobilitazione a sostegno dell’Authority nazionale, intende proseguire nella campagna senza rallentamenti, mantenendo alta l’attenzione e facendo sentire forte la propria voce affinché si arrivi presto ai decreti necessari all’entrata in funzione dell’Agenzia, che è presidio essenziale per la sicurezza alimentare di tutto il Paese. L’impegno dell’Adiconsum è incentrato sul fatto di essere stati convinti sin dall’inizio, e cioè dall’istituzione dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare, che le migliori garanzie per la tutela della salute dei consumatori non possono che derivare dall’istituzione di un’Autorità nazionale che dovrebbe quindi presentare caratteristiche di indipendenza, ma anche di trasparenza, di riservatezza, ed essere in grado di comunicare i risultati della propria attività direttamente ai cittadini-consumatori. L’invito ai consumatori sanniti è dunque quello di continuare a firmare la petizione, (sito www.adiconsum.it alla pagina “Alimentazione”) affinché il controllo ufficiale sugli alimenti, ora frammentato tra vari soggetti slegati fra loro, sia coordinato dall’Autorità nazionale come negli altri Paesi europei, e affinché anche l’Italia sia messa in condizione di raccordarsi più efficacemente con l’EFSA (European Food Safety Authority).