Si è riunita, ieri, presso la Camera di Commercio di Benevento, la commissione prezzi all’ingrosso Uve e Vini. La Commissione, come già si è avuto modo di rappresentare, è stata nominata dalla Giunta Camerale a seguito della designazione dei componenti da parte dei locali organismi imprenditoriali di categoria espressione della filiera. Nel corso della seduta i componenti della Commissione, nel loro interno, hanno proceduto alla nomina del presidente ed all’unanimità è stato eletto Giuseppe De Ioanni, capo area tecnica della Coldiretti Benevento. Il principale compito della Commissione è quello di rilevare e pervenire alla determinazione, per le uve e i vini, di un prezzo medio, depurato da eventuali sconti alla clientela, maggiorazioni per particolari specificazioni qualitative, che possa costituire, secondo le norme vigenti, un valore di riferimento per ogni utilizzo pubblico o privato in modo da evitare nella maniera più assoluta l’insorgenza di speculazioni di sorta sul comparto. E’ ovvio che la rilevazione si riferisce a transazioni avvenute in periodi precedenti e non assume, in alcun caso, la connotazione di quotazione fissata per le transazioni future. Infatti, a tal riguardo, la commissione già dalla prossima seduta, che si terrà nel corso della prossima settimana, metterà a punto una metodologia di rilevazione dei prezzi. Tra i vari argomenti affrontati nel corso della seduta, il più dibattuto è stato quello del prezzo di acquisto delle uve e tutti i componenti hanno messo in risalto le difficoltà che sta attraversando il comparto vitivinicolo per la forte crisi di mercato, i cui effetti stanno determinando grossi quantitativi di prodotto invenduto, soprattutto di vino Aglianico. Tuttavia, nonostante ciò, dalle varie discussioni, è emerso che, per i prodotti di qualità, ci sono margini di miglioramento del prezzo di acquisto delle uve rispetto alla campagna precedente, compreso per l’Aglianico, anche se ne viene richiesto di meno. Il mercato delle uve è stato caratterizzato, negli anni precedenti, da speculazioni che hanno fortemente penalizzato tutto il comparto. In assenza di un dato di rilevazione certo valeva la regola del passaparola per cui il prezzo era determinato dalle sensazioni più che da una vera analisi della domanda e della offerta. In pratica, secondo i membri della commissione prezzi, il primo acquirente delle uve era di riferimento a tutto il mercato, e questo fa sì che insorgono improvvisazioni che possono sfociare in vere e proprie speculazioni.
Secondo De Ioanni “il ruolo della commissione sarà di garanzia della veridicità dei prezzi a supporto dell’intero comparto”. Per le problematiche innanzi riportate, il neo presidente De Ioanni auspica “che per il comparto vitivinicolo, ancor più rispetto agli altri comparti, diventino importanti i controlli lungo tutta la filiera, non solo per una salvaguardia del mercato locale, quindi, per le nostre produzioni, ma anche per una maggiore sicurezza alimentare. Quindi, ben venga un tavolo regionale per la sicurezza alimentare che ha il duplice scopo di salvaguardare le nostre aziende e tutelare i consumatori”.