E’ ormai chiaro che le attuali inefficienze e difficoltà delle filiere produttive agroalimentari comportano ripercussioni sui costi che vanno dalla produzione alla vendita, con evidenti penalizzazioni per gli attori più deboli della catena, tra questi i cittadini-consumatori.
Troppi e numerosi sono i fattori distorsivi della filiera che, oltre ad avere conseguenze sui prezzi, possono portare effetti negativi anche sulla qualità e sulla sicurezza alimentare dei prodotti.
E’ per questo motivo che l’Adiconsum, associazione nazionale di difesa dei consumatori e dell’ambiente, da tempo è impegnata ed interessata affinché si realizzino filiere produttive locali in modo da garantire un maggiore controllo e dare benefici economici all’intera comunità sannita.
Da tempo l’Adiconsum, insieme alle associazioni di categoria del mondo agricolo, sta cercando di promuovere la costituzione di queste filiere, che porterebbero favorevoli vantaggi anche in termini di conservazione delle biodiversità presenti nel nostro territorio ma che purtroppo rimangono ancora poco valorizzate e limitate a nicchie di produzione difficilmente raggiungibili.
Un altro aspetto, di non poca importanza, è quello legato ai vantaggi che tali filiere produrrebbero all’ambiente ed al nostro territorio; da un lato, la maggiore possibilità di sopravvivenza delle aziende agricole locali consentirebbe di continuare a presidiare le aree più disagiate e dall’altro si ridurrebbe il trasporto dei prodotti su strada, con evidenti vantaggi in termini di emissioni di CO2 e quindi di riduzione dell’inquinamento.
Per tutti questi motivi i consumatori ritengono ormai non più rinviabile una progettazione nuova dell’intera filiera agroalimentare, che va dal produttore al consumatore, dove si possano creare condizioni favorevoli per le “qualità al giusto prezzo”.
I Progetti Integrati di Filiera della Regione Campania sono, quindi, un’occasione ghiotta per realizzare, per la prima volta, un partenariato locale che vede i due soggetti più importanti (produttori e consumatori), interagire in modo da modificare e migliorare i difficili equilibri delle filiere agroalimentari sannite.
In provincia di Benevento, alcune settimane fa, sono state presentate alla Regione Campania una serie di progetti, al fine di ottenere contributi per la realizzazione di iniziative specifiche nei settori della carne, dei cereali e del vino. Questi progetti, che prevedono un investimento di circa 100 milioni di euro, vedono coinvolti la Camera di Commercio, associazioni di produttori, cooperative, alcuni Enti locali, l’Università ed alcuni privati.
“Tali iniziative sono di fondamentale importanza per i consumatori – dice Mimmo Pontillo responsabile del Dipartimento Sicurezza Alimentare dell’ADICONSUM – E’ necessario affrontare la questione in termini strutturali, attraverso protocolli di intesa sulle filiere che devono essere modernizzate, razionalizzate e controllate nelle speculazioni e nelle inefficienze dei vari passaggi. In questo quadro maggiori vantaggi potrebbero poi arrivare dalla creazione di una rete di filiere corte che avrebbero la necessità di essere adeguatamente coordinate dagli attori coinvolti, dal mondo della produzione sino alle associazioni dei consumatori.
I PIF rappresentano uno sforzo molto rilevante delle forze in campo e riteniamo, per questo motivo, che per la buona riuscita di tali progetti sia fondamentale tenere nel giusto conto le esigenze dei consumatori. L’agroalimentare è un settore molto complesso e non può essere paragonato alle altre forme di commercio, occasioni come i PIF possono servire per dare maggiori garanzie sia in termini di sicurezza alimentare che di minori costi per i consumatori”.
Da alcuni anni l’ADICONSUM ha posto la sua attenzione sulle problematiche legate al settore della sicurezza alimentare ed è impegnata nelle attività di informazione dei consumatori, per questo rinnova l’invito a tutti i cittadini di voler contattare i propri sportelli, presenti sul territorio provinciale, per eventuali chiarimenti e necessità.