Con un incisivo controbilancio dell’attività del 2009, i consiglieri del Pdl in seno all’amministrazione provinciale siglano un nuovo patto con il territorio per dare risposta alle linee programmatiche di un’azione di governo sulla quale la Giunta Cimitile ha fallito.
Alla presenza di numerosi sindaci e amministratori della provincia, con la partecipazione del Coordinatore Provinciale On. Nunzia De Girolamo e del vice, Roberto Capezzone, dell’On. Nicola Formichella, del Coordinatore Cittadino Nicola Boccalone, il sen. Mino Izzo ha introdotto il confronto con i giornalisti organizzato in sinergia con i consiglieri provinciali del PDL e con l’On. Erminia Mazzoni.
Tanti i temi caldi sul tavolo di confronto affrontati dai consiglieri provinciali intervenuti: dalla crisi nella gestione del ciclo dei rifiuti, complice il gravissimo deficit programmatico dell’ente provincia, all’emergenza contingente della diga di Campolattaro per la quale la giunta Cimitile ha approvato una delibera senza copertura finanziaria solo per foraggiare l’attività delle agenzie “amiche”, come ha ricordato Spartico Capocefalo; dall’attività satellitare del Marsec, come spiegato da Dante Molinaro alle politiche di promozione della vocazione agricola del Sannio suggerite da Remo Del Vecchio, passando per il nodo infrastrutturale e dei trasporti che la provincia, come da statuto, dovrebbe considerare prioritario, secondo quanto sottolineto Lello di Somma, fino alla presa d’atto della palese frizione tra le priorità propagandistiche e clientelari della giunta Cimitile e la legittima richiesta di trasparenza procedurale da parte dell’opposizione, introdotta da Luca Ricciardi.
Assente giustificato, perché impegnato fuori sede, il consigliere Gennaro Capasso.
“Una relazione di consuntivo, presentata dal Presidente Maturo e dal Presidente Cimitile lo scorso 30 dicembre e conclusa con un concerto ed una cena a spesa della Provincia, fatta di utopistiche aspirazioni e di false priorità, asservita alla logica delle nomine e lontana dalla cultura della programmazione, cui il Pdl risponde con proposte circostanziate e dichiarazioni di impegno sinergico, responsabilizzando i cittadini, prima che gli amministratori, sulle vere questioni del territorio” ha sottolineato il Sen. Izzo
“L’anello debole della organizzazione amministrativa- ha dichiarato Erminia Mazzoni- in rapporto alle priorità fissate dalle linee guida di governo, è stata sicuramente la mancata pratica della funzione di programmazione attribuita all’ente Provincia, soprattutto nei settori chiave per lo sviluppo del territorio (dalla viabilità alla questione rifiuti, dalla sanità alla scuola, passando per la gestione dell’attività di collocamento del lavoro). Deficit programmatico che rende palesemente deboli le critiche mosse da Presidente Cimitile allo strumento dei contatti di reciprocità che a suo dire “escluderebbero le province da un reale potere di programmazione di sviluppo L’amministrazione Cimitile non sempre ha dimostrato in questi anni sensibilità verso le numerose questioni sollevate con interrogazioni, interpellanze, mozioni e richieste di consigli provinciali, indebolendo lo spirito di positiva partecipazione all’attività di governo cui è vocata una sana opposizione. Rinnoviamo dunque il nostro impegno per il nuovo anno che ci apprestiamo e vivere da politici responsabili, oltre che da amministratori illuminati, nonostante l’inizio poco incoraggiante suggellato da un bilancio opaco in cui la spesa è concentrata su priorità poco condivisibili e le entrate di natura tributaria superano il valore medio del 30% delle altre province e appaiono quasi triplicate rispetto ai dati del 2000.”
“Nonostante le ingenti risorse e le evidenti potenzialità, non esiste un sistema Sannio”, hanno chiosato i consiglieri Provinciali pronti a stilare un documento comune di indirizzo per i prossimi mesi.
La maggior parte delle delibere di giunta reca come oggetto il trasferimento di competenze alle agenzie partecipate e la concessione di numerosi, dispendiosi patrocini che allargano le maglie della spesa pubblica senza promuovere occasioni di sviluppo.