Domani, venerdì 7 maggio, alle ore 9.00, presso il teatro di Palazzo De Simone a Benevento si svolgerà il congresso dal titolo: “Scompenso cardiaco: terapia medica, rivascolarizzazione o resincronizzazione” organizzato dal prof. Bruno Villari, direttore dell’UOC di Cardiologia dell’Ospedale Fatebenefratelli.
Al congresso prenderanno parte relatori cardiologi provenienti da tutta Italia, esperti di un argomento così specifico come quello del congresso.
Il congresso nella prima sessione andrà ad inquadrare lo scompenso cardiaco dal punto di vista della diagnosi e dei meccanismi molecolari coinvolti, per poi analizzare la fisiopatologia dello scompenso cardiaco cronico e dello scompenso acuto ed il ruolo della terapia medica con l’analisi dei farmaci disponibili e le indicazioni al loro utilizzo alla luce delle linee giuda e della pratica clinica quotidiana.
Nella seconda sessione verranno analizzati gli indicatori sia ecocardiografici che alla risonanza magnetica cardiaca che predicono la risposta alla terapia.
La parte centrale sarà occupata da una tavola rotonda in cui cardiologi clinici, emodinamisti e cardiochirurghi discuteranno della migliore strategia di rivascolarizzazione nei pazienti con scompenso cardiaco: se l’esame coronarografico va fatto sempre a tutti, se è indicata ed utile la rivascolarizzazazione in termini di prognosi e qualità di vita.
Infine nell’ultima sessione si parlerà di terapia resincronizzante vista da diversi punti di vista: del cardiologo clinico, dell’ecardiografista, dell’elettrofisiologo.
La resincronizzazione ventricolare rappresenta l’ultima frontiera terapeutica in pazienti con scompenso cardiaco refrattario, mediante impianto di un defibrillatore biventricolare.
Il congresso si chiuderà con la presentazione e la discussione di casi clinici di scompenso cardiaco.