Non sono servite ben tre settimane di ritiro per ritornare alla vittoria ed uscire da questa crisi che pare proprio essere delle più nere: è il periodo più difficile del campionato per il Benevento, il più “nero” della gestione Vigorito, proprio quando mancano soltanto cinque giornate alla fine della stagione regolare. Nonostante il disastroso ruolino di marcia delle ultime cinque gare (due pareggi e tre sconfitte, per la miseria di due punti conquistati su quindici disponibili), gli Stregoni sono ancora in corsa per un posto nei playoff promozione, visto che il Lumezzane ha tre punti di vantaggio sugli uomini di Camplone. Il Benevento, se ritrova al più presto motivazioni e voglia di lottare, può ancora centrare l’obiettivo e salvare quantomeno una stagione partita con ben altre ambizioni. Bisogna inoltre ricordare che, in caso di arrivo a pari con il Lumezzane, i giallorossi sono in vantaggio nei scontri diretti, stessa cosa con il Varese che è avanti al Benevento di cinque lunghezze.

La società ha confermato la panchina di mister Camplone: a questo punto sembra ovvio che, l’allenatore pescarese, resterà alla guida del Benevento fino alla fine della stagione agonistica, sperando in un clamoroso recupero. La squadra invece, dopo tre settimane, non tornerà in ritiro e si allenerà in città, all’antistadio Santa Colomba, a porte aperte: sono previste nuove contestazioni dei tifosi anche se, a questo punto della stagione, l’invito è quello di non esagerare ed anche per la tifoseria, giustamente delusa, vale la stessa regola imposta e richiesta ai calciatori: salvare il salvabile.

Per il match in programma domenica in Toscana, contro il Figline Valdarno dell’ex juventino Moreno Torricelli, Camplone avrà a disposizione Manuel Landaida e Raffaele Longo, pronto al debutto con i giallorossi anche in virtù della squalifica che arriverà a Max Cejas per cumulo di ammonizioni.