‘Alla luce dell’entrata in vigore del decreto legge n.195 del 30/12/2009, disposizioni urgenti per la cessazione dello stato di emergenza in materia di rifiuti nella Regione Campania, c’è il buio totale che rischia di creare uno stato di emergenza per la raccolta ben più grave di quello da cui si è (?) appena usciti’. Lo ha dichiarato Lucio Lonardo presidente ASIA Benevento S.p.A.
‘Una considerazione su tutte: la SAMTE, la costituita società per la Provincia di Benevento, agirà sul territorio anche quale soggetto esattore della tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani (TARSU) e della tariffa integrata ambientale (TIA): risultato la Regione Campania sarà l’unica d’Italia dove i Comuni non avranno più risorse finanziare neanche per lo spazzamento stradale.
A questo punto sorge spontanea la domanda: come rispetterà il Comune di Benevento il patto di stabilità venendo meno un’entrata di quasi 13 milioni di euro e come pagherà lo stesso Comune il contratto di servizio che sta per essere stipulato con ASIA?
Tenuto conto che anche le regole nel calcolo delle percentuali della raccolta differenziata è differente dal computo in vigore nelle altre regioni, forse ci stiamo avviando come la Sardegna, la Valle d’Aosta ad essere una regione a statuto speciale ma solo per incompetenza politica e amministrativa visto che lo Stato, ad onta del tanto sbandierato federalismo fiscale, continua a farci da tutor?
Corriamo il rischio serio che sulla cartina geo-politica di Italia ci indichino non più con il nome ma con il contrassegno dei diversamente abili per manifesta incapacità di provvedere a se stessi, insomma saremo destinatari a vita ad una specie di indennità di accompagnamento!
Ma al danno c’è anche la beffa: si partirà con un debito nella TIA di 10 milioni di euro, quanto necessario per la messa in sicurezza della discarica di Sant’Arcangelo Trimonte che, considerate le proporzioni, è l’unica discarica d’Italia con annesso Comune e non viceversa. Ma i geologi non avevano sempre detto, confermato dai dati degli inclinometri, che il sito era inadatto perché franoso e fatto di terreno di riporto? Non è forse vero, come è vero, che è stata utilizzata per lo più e, soprattutto, saturata dalle oltre 1000 tonnellate\die di rifiuti provenienti dall’hinterland napoletano?
E allora che questo balzello se lo paghino Bertolaso e la Provincia di Napoli visto che la Provincia di Benevento ha subito solo gravi vulnus sul proprio territorio e sempre a favore di altri: Ponte Valentino, Piano Borea, Tre Ponti e appunto S. Arcangelo.
Ultima chicca: notizia comunicata da Santacroce collaboratore dell’Assessore Ganapini, i 100 milioni di euro del parco progetti non esistono più, praticamente assorbiti dal POR precedente: niente impianti per l’umido o per il secco valorizzabile, parte un nuovo carrozzone, dunque, per risolvere il problema rifiuti ma l’umido sempre in Sicilia va, con notevole aggravio di spesa, tanto paga sempre il contribuente-Pantalone!’.
Che vuol dire “l’umido sempre in Sicilia va”?
I rifiuti Campani non sono arrivati solo nel gennaio del 2008
http://www.siciliainformazioni.com/giornale/cronaca/sicilia/6639/porto-empedocle-sbarca-nave-1500-tonnellate-rifiuti-fermano-polemiche.htm
Arrivano ancora?????
In quali discariche?