La Provincia di Benevento attiverà il servizio di informazione e documentazione curato dal Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale (CIRF). Lo ha deciso la Giunta provinciale su proposta dell’assessore all’ambiente Gianluca Aceto. Il servizio consentirà a quanti ne faranno richiesta l’accesso a informazioni e materiali conoscitivi in materia di tutela e di valorizzazione delle risorse idriche, che, ha ricordato l’assessore, costituiscono obiettivi strategici nell’azione di sviluppo del territorio perseguito dalla Provincia sannita. Il servizio di informazioni costerà all’ente solo 300 Euro l’anno: una spesa solo simbolica, ma che assicura forti ricadute. Il servizio, infatti, offerto dal CIRF, Associazione tecnico-scientifica senza scopi di lucro fondata nel 1999 da un gruppo di tecnici di diversa estrazione disciplinare e professionale, contribuisce a diffondere la cultura della riqualificazione fluviale e delle conoscenze ad essa connesse e a promuovere una gestione (più) sostenibile dei corsi d’acqua. Il CIRF, cui aderiscono ad oggiAggiungi un appuntamento per oggi all’incirca 250 enti di tutta Italia, invia agli aderenti circolari, documenti, news e manualistica tecnica, e consente l’accesso a materiale tecnico sul sito internet, nonché la partecipazione a workshop e seminari.L’assessore provinciale sannita all’ambiente, in una nota inviata alla Stampa, ha ricordato il grave stato di salute dei corpi idrici superficiali del territorio beneventano: la situazione è tale, secondo Aceto, da imporre l’adozione di una serie di misure e la concretizzazione di politiche di ampio respiro per la rinascita dei nostri fiumi. Il servizio del CIRF, ha precisato Aceto, costituisce un luogo di incontro, confronto e coordinamento con gli analoghi centri internazionali per una ricerca teorica e una valutazione della ricaduta reale delle linee programmatiche d’intervento sui fiumi. I risultati attesi dalla partecipazione al CIRF sono: l’analisi dello stato di salute dei nostri fiumi e l’adozione di comportamenti finalmente non miopi nei loro confronti. Secondo Aceto, l’adesione al CIRF consentirà la promozione sul territorio locale dei criteri – aggiornati – della riqualificazione fluviale dei corsi d’acqua, stimolando e coinvolgendo tutti i soggetti interessati alla loro corretta e sostenibile gestione. D’altra parte, la valutazione del CIRF sul rapporto degli uomini con i corsi d’acqua su scala globale è decisamente preoccupata e preoccupante. Il 77% dei 139 maggiori sistemi idrografici del Nord America, dell’Europa e delle ex Repubbliche Socialiste Sovietiche è infatti, secondo il CIRF, pesantemente alterato da sbarramenti, diversioni di bacino e opere di regimazione che hanno stravolto le caratteristiche, ridotto la funzionalità, compromesso il valore ecologico di questi ecosistemi; anche in Cina, India e più in generale nei paesi del Sud del mondo gli interventi di “artificializzazione” dei corsi d’acqua si stanno diffondendo rapidamente. L’Italia non è certo da meno in quest’opera di stravolgimento: il CIRF ritiene, anzi, che la situazione sia estremamente compromessa: se guardiamo ad esempio all’impatto legato al solo uso idroelettrico, si osserva dice infatti il CIRF – come nelle Alpi solamente il 9,6% del reticolo idrografico possa essere classificato come “prossimo allo stato naturale” e come appena 5 torrenti abbiano almeno 20 km. di percorso non perturbato Considerando più in generale la questione dei prelievi per gli usi umani, secondo recenti dati IRSA, circa l’80% dei deflussi superficiali e delle acque sotterranee disponibili vengono oggiAggiungi un appuntamento per oggi utilizzate per gli usi umani nel nostro paese, lasciando letteralmente i nostri fiumi “a secco”. In relazione al tema dell’inquinamento e della qualità delle acque, secondo un rapporto del 2006 dell’Istituto Ambiente Italia su dati APAT, il 21% delle stazioni di monitoraggio rileva uno stato ecologico scadente o pessimo, il 42% sufficiente e solo il 36% buono e l’1% elevato. L’assessore Aceto si è detto convinto che nel Sannio la iniziativa da lui proposta dell’adesione al CIRF saprà trovare la più convinta e cordiale adesione da parte di altri enti.