E’ giunto il momento che le organizzazioni sindacali facciano un passo indietro e mettano fine ai tentativi di strumentalizzazione. Come Partito della Rifondazione Comunista prendiamo le distanze da quelle sigle sindacali che gettano benzina sul fuoco senza mostrare alcun senso di responsabilità e alcun interesse per il destino e il futuro di 116 famiglie. I lavoratori hanno tutto il diritto di organizzarsi in comitato e decidere la linea da adottare e le adeguate forme di protesta per raggiungere l’obbiettivo della difesa del posto di lavoro e del pagamento delle precedenti e correnti mensilità. Dopo mesi di battaglie risulta molto strana la volontà delle organizzazioni confederali di avviare una trattativa con gli enti interessati in maniera autonoma e separata come del resto risultano invasive e pretestuose le prese di posizione di sindacati filogovernativi che a volte sembrano più interessati a screditare gli enti locali e “stranamente” ad assolvere il Governo che ha emanato una legge scellerata e ricca di contraddizioni. Il mio invito va a quei lavoratori che difendono il loro lavoro indipendentemente dalle appartenenze sindacali, a lottare senza mediazioni e senza farsi abbindolare dalle strumentalizzazioni di qualche furbo sindacalista.In questi giorni abbiamo visto la dignità e la tenacia di questi lavoratori che si battono strenuamente e nello stesso tempo i tentativi di qualche piccola organizzazione sindacale che mira a fomentare gli animi e a creare scompiglio
senza giungere ad una soluzione. E’ bene che mentre le organizzazioni sindacali combattono tra di loro per l’egemonia e per interessi non dichiarati i lavoratori prendano le distanze e continuino per la loro strada la lotta per il lavoro e la dignità. Se all’incontro di Venerdi accadranno avvenimenti spiacevoli la responsabilità ricadrà direttamente sulle organizzazioni sindacali grandi e piccole, confederali e autonome che da giorni avvelenano il clima con lotte di egemonia e scontri tra interessi contrapposti. Il mio augurio è che Venerdi decidano i lavoratori e che i sindacati facciano un passo indietro rinunciando alle lotte di egemonia, se ciò non accadrà è giusto che le istituzioni prendano provvedimenti riconoscendo il comitato dei lavoratori come unico interlocutore della vertenza. Non è possibile avallare posizioni autonomiste né tantomeno accettare i toni violenti e provocatori di qualcuno , che hanno come unico risultato quello di far perdere i lavoratori. Rifondazione Comunista sostiene i lavoratori indipendentemente dalla tessera sindacale, la loro lotta per il lavoro e la dignità.