Niente fischi ma solo applausi per questo Benevento che contro la Ternana riesce a cogliere il terzo successo di fila. E’ stata una prova di maturità, determinazione e carattere quella espressa in campo dagli uomini di Cuttone, che sottolinea anche lo spirito della squadra: “unita e compatta” come lo stesso presidente Oreste Vigorito rimarca a fine gara.

La partita l’ha sbloccata Emanuele D’Anna dopo neanche un minuto, veloce a correggere in rete una punizione di Capitan Clemente stampatasi all’incrocio dei pali (primo dei tre legni colpito nel corso della gara). Al 5’della ripresa arriverà, poi, la doppietta personale dell’irpino. In sala stampa, visibilmente soddisfatto per la sua prestazione, ha così esordito: “restare a Benevento per me è stata una scommessa personale. Le offerte non mi sono mancate ma la società mi ha voluto ed io ho accettato”. Il calciatore sottolinea anche il momento negativo avuto lo scorso anno con le difficoltà dovute al campo in erba sintetica e il cambio di modulo quando è arrivato Camplone. Ci scherza su anche Oreste Vigorito: “L’anno scorso non c’era D’Anna ma suo cugino”.

Gol con dedica (al presidente Ciro Vigorito e non solo) quello firmato dal talentino di casa Antonio Vacca. Ottima la prova di Domenico Germinale per quantità e qualità. L’attaccante veneto, chiamato a sostituire Felice Evacuo, si è destreggiato bene in campo fornendo anche l’assist allo stesso Vacca per il 3-0. “L’importante per me – ha dichiarato il centravanti giallorosso – era giocare dal primo minuto. All’inizio ho fatto un po’ di fatica, visto che non giocavo da un po’,ma i compagni mi hanno aiutato ed è andata bene”.

Soddisfatto della prova di Germinale anche il presidente del sodalizio giallorosso che ha tenuto a ribadire l’importanza del calciatore ex Foggia in seno alla rosa. ‘Germinale  - ha detto – ha lavorato a parte perché quando si è giovani si fa a ‘sportellate’ sempre e con tutti anche quando non si dovrebbe. Se il calciatore è rimasto – ha aggiunto – è perché l’abbiamo fortemente voluto. Vederlo accantonato e soffrire non fa piacere a nessuno, ma la sua determinazione in campo è anche un risultato per la società”.

Lo stesso Presidente non si mostra  preoccupato, poi,  per i problemi di abbondanza: “in trenta si sta meglio. C’è una grande collaborazione tra i calciatori che sono pronti a dare il loro contributo. E’ stato bello – conclude – vederli tutti abbracciati a fine gara”.

Ritornando alla partita, per dovere di cronaca, bisogna segnalare la rete della Ternana siglata al 14’della ripresa con Noviello, costretto purtroppo a lasciare il campo per una contusione. Gol degli umbri che è arrivato nel momento di maggiore difficoltà per i sanniti, coinciso con la sostituzione di Grauso. Venti minuti di sbandamento durante i quali i rossoverdi hanno rischiati di riaprire il match in due occasioni e che hanno fatto infuriare Agatino Cuttone: “Sul 3-0 bisognava congelare la partita gestendo meglio il possesso palla. Mi sono arrabbiato  - ha chiosato l’allenatore – perché mi aspettavo una gestione migliore del vantaggio”. Tecnico sannita che fa, comunque, i complimenti alla squadra, specie per come ha giocato nei primi 45 minuti, e che trova anche il tempo di soffermarsi sulla prova di Claudio Grauso, un combattente in campo: “ Grauso detta i tempi della squadra ed è fondamentale per la fluidità della manovra e gli equilibri in campo”.

di Edoardo Porcaro