Samnites Gens fortissima Italiae

Il Sannita.it

direttore Antonio De Cristofaro

Benevento-Ternana: le… fere del Gobbo

Scritto da il 3 ottobre 2010 alle 13:01 e archiviato sotto la voce Calcio. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

Quando si parla della Ternana il pensiero vola alle 2 promozioni in serie A conquistate negli anni 71/72 e 73/74 ed al famoso “gioco corto” adottato in quegli anni da Mister Viciani che, non disponendo di grandi campioni ma di onesti mestieranti, si inventò un modulo di gioco fatto di fitti e rapidi passaggi che mettevano in grossa difficoltà gli avversari di turno che non riuscivano a trovare le giuste contrarie. Di quella squadra che disputò, prima squadra umbra a farlo, 2 tornei di serie A, ancora oggi si ricordano a Terni dei vari Migliorini, Jacolino, Cardillo, Cucchi, Rosa, Mastropasqua…Ma gli anni della serie A e i 22 campionati disputati in serie B, sono solo la punta dell’iceberg di una storia calcistica ricca di derbies infuocati con il Perugia, la Narnese e il Foligno, promozioni storiche, amare retrocessioni, fallimenti, rinascite, partite perse “stranamente” ed aneddoti vari tra i quali ci piace ricordare l’origine del nomignolo (“fere”) con il quale sono conosciuti i calciatori ternani: era l’anno 63/64 quando la Ternana dopo un lungo purgatorio in serie D risale in serie C grazie anche ai gol di Tonini, soprannominato “la fera” per l’ardore agonistico che metteva in ogni gara. Ed ancora da ricordare è la trasmissione televisiva andata in onda su LA7 il 19 gennaio 2007, “Le partite non finiscono mai”, che trattò del caso di alcuni giocatori che quell’anno la Ternana aveva messo fuori rosa tra cui Oshadogan e Kharja. E parlando di giocatori illustri che hanno vestito i colori rossoverdi della squadra umbra non si può non citare i vari Grabbi, Borgobello e Miccoli. Oggi la Ternana Calcio 1925 S.p.A. è guidata da Renzo Gobbo, tecnico alla prima esperienza con gli umbri dopo aver guidato per breve tempo il Palermo in A e soprattutto dopo aver vinto lo scorso anno con il Montichiari il proprio girone di serie D. Dopo 6 partite le fere umbre hanno 8 punti ottenuti grazie a 2 vittorie e 2 pari, con 2 sconfitte; 3 i gol segnati, 5 quelli subiti. In trasferta gli umbri sono stati sconfitti a Taranto e Lucca, riuscendo ad impattare sullo 0-0 la gara a Cava de’ Tirreni. La squadra viene schierata dal tecnico con il classico 4/4/2, ma, in caso di tentativo di recupero del risultato, Gobbo non esita a gettare nella mischia un terzo attaccante scegliendolo tra i tanti esistenti in rosa. Il portiere titolare è l’esperto Visi, mentre i difensori solitamente schierati sono Quondamatteo, Imburgia, Procida e Borghetti. Nella zona nevralgica del campo operano Arrigoni, Nitride, D’Antoni e l’ex torinista Vailatti. Le 2 punte vengono di volta in volta scelte tra Tozzi Borsoi (2 reti sonora, di cui 1 su rigore), che è anche il capitano della squadra, Artistico e Novello. La rosa si completa con il secondo portiere Cunzi, i difensori Bizzarri, Camillini, Greco, Perney e Giubilato, i centrocampisti Concas, De Bellis, Fuscello, Lacheheb (1) e Savi , nonché dalle punte Alessandro, Balistreri, Della Penna e Nolè, abbastanza noto agli sportivi sanniti per i suoi trascorsi nel Potenza.
di Renato De Toma

Rispondi

Stampa Stampa
Associazione IL SANNITA - Via San Gaetano, 22 - 82100 Benevento - P.IVA e C.F. 01755500624