La trichinella è un parassita che si localizza nell’apparato intestinale della fauna selvatica che si può trasmettere all’uomo soprattutto con l’incauta ingestione di carni infette. E’ stato dimostrato infatti il collegamento tra l’insorgenza della patologia e la modalità di preparazione della carne selvatica e le abitudini alimentari. Le Autorità Europee hanno avviato da qualche tempo, a puro titolo cautelativo, un monitoraggio sulla presenza della trichinellosi nella fauna selvatica e le Autorità Sanitarie italiane hanno sollecitato gli enti locali territoriali a cooperare per portarlo a termine.
D’intesa ed in collegamento con la Regione Campania, la Provincia di Benevento ha dunque avviato una azione di sensibilizzazione e d’intervento sul proprio territorio. Lo comunica l’assessore provinciale Gianluca Aceto. Infatti, il Settore Attività Produttive, Sviluppo Attività Economiche e Agricoltura della Provincia, in collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno di Portici, ha organizzato un Incontro di formazione sulla trichinellosi nella fauna selvatica, che si terrà a Benevento il giorno 7 settembre, martedì, alle ore 16.00, presso la Sala Convegni ‘G. Avolio’ del Musa, il Museo della tecnica in agricoltura di località Piano Cappelle (nei pressi dell’Istituto Agrario ‘M. Vetrone’ sulla statale Appia tra Benevento e San Giorgio del Sannio).
L’incontro formativo, in particolare rivolto ai cacciatori, è di grande interesse e rilievo e costituisce una notevole opportunità per acquisire notizie ed informazioni di alto valore scientifico circa le possibili problematiche sanitarie legate alla patologia da trichinella.
La partecipazione ai lavori è gratuita e l’assessore Aceto, nel rivolgere l’invito a quanti praticano le attività venatorie di non mancare ai lavori, ricorda che ad ogni partecipante sarà rilasciato un attestato di partecipazione da parte dell’Istituto Zooprofilattico del Mezzogiorno di Portici.
In Italia, secondo la rilevazione scientifica autorevole dell’Istituto Superiore di Sanità, sono stati registrati nell’uomo 1151 casi di trichinella tra il 1980 e il 2000: si tratta di un numero decisamente inferiore a quello registrato in altri Paesi che solo recentemente sono entrati a far parte dell’Unione Europea.