Siglato, presso la sala Consiliare della Rocca dei Rettori, un protocollo d’intesa per il disinquinamento del fiume Isclero tra i Comuni di Durazzano e Sant’Agata de’ Goti e la Provincia di Benevento.
Il consigliere comunale di Durazzano, Luca De Lucia, delegato dal sindaco Alessandro Crisci; il sindaco di Sant’Agata de’ Goti, Carmine Valentino, e il presidente della provincia Aniello Cimitile hanno dato il via libera ad alcune opere che consentiranno la messa in esercizio del sistema depurativo del corso d’acqua che nasce in territorio irpino, attraversa la valle Caudina sannita per confluire nel Volturno al confine con Terra di Lavoro.
La Provincia è impegnata da molti anni nel programma per il disinquinamento dell’Isclero. Risale infatti al 1988 il primo finanziamento di 10 miliardi di lire concesso ad un progetto della Rocca dei Rettori dal Comitato Interministeriale per la Programmazione economica. Sfortunatamente, le opere originariamente previste, nonché quelle che furono più tardi individuate e finanziate, sono state realizzate solo parzialmente a causa sia del fallimento di un’Impresa aggiudicataria dei lavori, che dell’opposizione di alcuni comuni rivieraschi che hanno impedito i lavori propedeutici all’avvio della bonifica e la costruzione di manufatti indispensabili alla buona riuscita del complesso programma. Al fine di superare queste contrapposizioni e completare un intervento sulla cui necessità ed urgenza non possono esservi dubbi, la Provincia si è impegnata in un lavoro di mediazione che ha sortito un effetto positivo almeno in quell’area bagnata dal fiume che è ricompresa tra i territori di Sant’Agata de’ Goti e Durazzano. Il protocollo d’intesa siglato da De Lucia, Valentino e Cimitile, infatti, consente di rendere fruibile in breve tempo il sistema depurativo fognario della zona grazie ad un alcune opere e precisamente: 1) l’alloggiamento di una cabina elettrica di trasformazione in località Capitone di Sant’Agata de’ Goti; 2) un collettore di collegamento tra le frazioni di Bagnoli e Molino Corte della stessa città; 3) un derivatore di piena nel territorio di Durazzano. Le opere saranno realizzate con le risorse finanziarie che la Provincia ha già a disposizione.