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direttore Antonio De Cristofaro

Isidea, la Tarsu si può diminuire aumentando la solidarietà

Scritto da il 1 novembre 2010 alle 19:21 e archiviato sotto la voce Attualità, Testata. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

Secondo la Fao, la produzione agricola mondiale potrebbe nutrire 12 miliardi di persone, ma, come dimostrano varie indagini, è sempre più estesa l’orribile filiera dello spreco alimentare: nei campi agricoli, dove rimangono, secondo l’Istat, quasi 18 milioni di tonnellate di produzione; nelle industrie di trasformazione, con dispersione in rifiuti di 2 milioni di tonnellate di prodotto; nelle cooperative e organizzazioni di produttori, che ritirano annualmente dal mercato 73 mila tonnellate di prodotto per evitare il crollo del prezzo;  nelle case dei consumatori, dove l’eccesso di acquisto e la giacenza in dispensa comporta uno spreco del 17% sull’ortofrutta e del 39% su latte, uova, carne, formaggi, spreco che nelle mense è del 13-16 %. Rinunciamo al 36% dei cereali, al 41% della frutta e della carne, al 26% del pesce,  al 48% delle verdure, per un valore totale di 3,7 miliardi di euro, corrispondente allo 0,3 % del Pil. Ogni italiano dispone di 3.700 chilocalorie giornaliere di cibo: una volta e mezza il suo fabbisogno energetico. Ma l’eccesso non viene consumato, se si considerano i dati sul sovrappeso della popolazione: 67% degli uomini, 55% delle donne e 33% dei bambini. Dunque, ogni giorno, una preziosa quantità di cibo,  perfettamente consumabile, viene gestita come costo aggiuntivo di rifiuto! Bisogna correre ai ripari con soluzioni praticabilissime, che ISIDEA chiede siano subito adottate, a livello locale, dalle Amministrazioni responsabili. Per citare un caso di buona pratica, a Verona è possibile ottenere uno sconto su quanto viene donato e non gestito come rifiuto: chi non spreca, risparmia 100 euro per ogni tonnellata di frutta o verdura e consente di nutrire mille persone al giorno. Per ISIDEA, anche a Benevento e nel Sannio è maturo il momento di coniugare politiche di solidarietà e di risparmio fiscale, riducendo proporzionalmente la Tarsu, tassa sui rifiuti, a chi indirizza donazioni alimentari ai “markets solidali” per famiglie non abbienti, come quello recentemente aperto al Rione Libertà su iniziativa dell’Arcidiocesi, con partecipazione finanziaria di Caritas, Comune di Benevento e Provincia.

                                                                                                                                                            Rito Martignetti, Presidente Isidea

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