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Benevento, nuove norme per servizi e commercio per salvaguardare il centro storico

Scritto da il 1 ottobre 2010 alle 08:09 e archiviato sotto la voce Primo Piano, Territorio, Testata. Qualsiasi risposta puo´ essere seguita tramite RSS 2.0. Puoi rispondere o tracciare questa voce

Il sindaco, Fausto Pepe, e l’assessore alle Attività Produttive, Pietro Iadanza, hanno illustrato le modifiche introdotte dal decreto legislativo n. 59 del 22 marzo 2010, in materia di servizi e commercio. “La norma – hanno spiegato il sindaco Pepe e l’assessore Iadanza – in buona sostanza liberalizza il rilascio delle autorizzazione a patto che, ovviamente, si disponga dei requisiti di legge quali l’iscrizione al Rec, l’autorizzazione sanitaria e la sorvegliabilità. Il decreto 59 del 2010 prevede, infatti, la liberalizzazione delle licenze nel senso che non sono validi i parametri numerici di contingentamento ma riporta anche la possibilità che in alcune zone della città, ed espressamente fa riferimento ai centri storici, tale liberalizzazione possa non essere consentita vuoi per l’elevato numero di esercizi già presenti, vuoi per la tutela della vivibilità dei residenti, vuoi perché elevati flussi di visitatori possano creare turbative, vuoi perché in queste zone si debba ottemperare alla tutela dei siti artistici. Questo è quanto viene, appunto, determinato con questa ordinanza che prevede la liberalizzazione nelle zone periferiche e nell’ambito 2 del centro storico (fuori le mura longobarde), e lascia immutato il numero degli esercizi commerciali deputati alla somministrazione di alimenti e bevande nell’ambito 1, cioè all’interno delle mura longobarde. Nel contempo tale ordinanza prevede un dato di estrema importanza, e cioè che nel centro storico, dove sono presenti il 34% degli esercizi di somministrazione esistenti sul territorio comunale (96 esercizi di cui 28 licenze “C”, quelle cioè d’intrattenimento), le licenze di tipo “C” presenti all’atto di entrata in vigore dell’ordinanza possa essere trasformate o in licenze di tipo “A” o in licenze di tipo “B” o in licenze di tipo “D” purchè tale domanda venga presentata entro il 31 dicembre 2010. Coloro che, pur avendo una licenza di tipo “C”, non intendano procedere a tale trasformazione non potranno dal 1° gennaio 2011 ottenere i premessi per l’occupazione di suolo pubblico, né potranno procedere installazione di dehors, né quindi effettuare programmi d’intrattenimento, tra cui quelli musicali all’esterno dei propri esercizi commerciali. Al contrario, tutti coloro che al 1° gennaio 2011 saranno in possesso di licenze di tipo “A”, “B” e “D” potranno effettuare intrattenimenti musicali dal vivo e con apparecchi meccanici ed elettronici solo presentando una precisa programmazione e calendarizzazione e previo rilascio di apposta autorizzazione amministrativa da richiedersi almeno 30 giorni prima degli eventi. Questo per portare perfettamente a conoscenza l’Amministrazione Comunale di tutti gli eventi d’intrattenimento che saranno effettuati nel centro storico ed evitare una indiscriminata moltiplicazione di manifestazioni nei fine settimana. “In questo modo non vogliamo criminalizzare alcuno – hanno concluso il sindaco Pepe e l’assessore Iadanza – ma occorreva salvaguardare la vivibilità nel centro storico e la stessa fruibilità dei locali da parte degli avventori. Di qui la necessità della regolamentazione introdotta e dei controlli da parte della polizia municipale, che nelle prossime settimane verranno intensificati”.

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