Particolarmente alta è l’attenzione dell’Autorità Giudiziaria e della Guardia di Finanza per la verifica del corretto impiego delle risorse finanziarie utilizzate nel settore del controllo delle iniziative pubbliche tese a favorire, mediante finanziamenti a fondo perduto, lo sviluppo delle attività produttive nelle aree depresse del circondario sannita. In tale contesto, è stata portata a compimento una complessa e impegnativa attività investigativa nei confronti di una società operante nel settore della panificazione, con sede legale in Faicchio ed unità locale in S. Salvatore Telesino. Le indagini, particolarmente complesse, svolte con competenza dal Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Benevento, sotto la direzione della Procura della Repubblica, hanno consentito di accertare l’indebita percezione da parte della VECCHIO FORNO srl di un contributo pubblico di circa 1,5 milioni di euro, parzialmente erogato per la realizzazione di un opificio destinato ad impiegare decine di persone nel settore della panificazione. In particolare, il comportamento fraudolento è consistito nel voler realizzare un investimento ben più complesso ed oneroso per le casse dello Stato, rispetto al progetto inizialmente approvato, cercando di ottenere indebitamente ulteriori finanziamenti a fondo perduto, per completare l’intera opera industriale. Su richiesta della Procura della Repubblica il G.I.P presso il Tribunale di Benevento ha emesso un provvedimento di sequestro preventivo volto a sottrarre alla srl indagata l’unico bene disponibile ed oggetto del finanziamento ottenuto, ossia un capannone industriale di circa 4.000 metri quadri con un’ estesa area antistante, ubicato in Corte Nocera di S. Salvatore Telesino, costituente il profitto del reato di truffa aggravata ai danni dello Stato. I Finanzieri del suddetto Nucleo di Polizia Tributaria di Benevento hanno, pertanto, proceduto in data odierna all’apposizione dei sigilli all’intera struttura in costruzione, eseguendo il sequestro per equivalente rispetto alla somma fraudolentemente sottratta.
Parallelamente, è stato dato impulso alle ulteriori procedure introdotte dal D.lgs. nr.231/2001, in materia di responsabilità amministrativa delle società e degli enti, che prevede, oltre al sequestro preventivo del bene da sottoporre a successiva confisca, sanzioni amministrative molto efficaci, quali l’interdizione dalle attività economiche, la sospensione di autorizzazioni e licenze, la revoca delle agevolazioni, l’esclusione da ulteriori finanziamenti.