Presentato, presso la Biblioteca Provinciale “A. Mellusi” di Benevento, il libro “O’ Cecato” della giornalista Daniela De Crescenzo (edito da Tullio Pironti). L’evento ha inaugurato la sezione “Legalità” della rassegna “Nonsololibri”, promossa dall’associazione Sanniopress Onlus con il patrocinio dell’assessorato alla Cultura della Provincia di Benevento ed il sostegno di Eurogronde, Banca del Lavoro e del Piccolo Risparmio, Aesse Stampa, Piscina Solaria e Messaggio d’Oggi.
“Nel libro ho raccontato due storie che si intrecciano: quella di Giuseppe Setola, killer dei casalesi inviato dal clan in Campania per ristabilire il proprio prestigio e risanare gli interessi, e quella di Gaetano Vassallo, manager della camorra, signore dei rifiuti che per sfuggire a Setola decide di passare dalla parte dello Stato – ha spiegato la cronista del Mattino Daniela De Crescenzo nel corso del suo intervento -. Il libro è una sorta di diario dei dieci mesi in cui il killer fa fuori dieci persone (commercianti, imprenditori, parenti di pentiti, extracomunitari) e Vassallo racconta come i boss abbiano avvelenato la regione trasformandola nella pattumiera dei rifiuti tossici italiani. Il pentito descrive i legami tra i criminali, i politici, gli uomini che governano l’economia, dando il via a una serie di inchieste giudiziarie che sono tuttora in pieno svolgimento”.
L’assessore provinciale all’Ambiente, Gianluca Aceto, riferendosi proprio a quest’ultimo aspetto, ha sottolineato come, “nell’affidare servizi in un settore delicato come quello dei rifiuti, sia necessario andare ben oltre il mero aspetto formale e tecnico e comprendere bene chi sia l’impresa a cui lo si affida”. L’assessore ha poi ricordato il disastro ambientale causato dalla discarica di San Bartolomeo in Galdo, il cui percolato finisce nella diga di Occhito (che alimenta l’acquedotto pugliese) e, relativamente al problema dell’infiltrazione malavitosa, ha annunciato che a Telese presto esploderà anche la questione dell’edilizia privata, finita per lo più nelle mani di imprese provenienti da aree del casertano in mano alla camorra.
Il presidente dell’associazione Altrabenevento, Gabriele Corona, a sua volta ha sottolineato come gli episodi descritti nel libro da Daniela De Crescenzo non siano così lontani dalla realtà sannita: “Basti pensare all’efferato omicidio di Cosimo Nizza, avvenuto con modalità tipicamente camorristiche nel cuore della città e in un’ora di punta. Oppure alla gambizzazione di quattro persone (tra cui due minorenni) avvenuta in contrada Torrepalazzo, alle porte di Benevento. O, infine, al reparto di psichiatria dell’ospedale ‘Rummo’ di Benevento utilizzato per effettuare richieste estorsive ad imprenditori da un esponente di spicco del clan Sparandeo, trasferito lì per motivi di salute “grazie” all’attestazione di un medico di cui ancora non si consoce l’identità”. Episodi sui quali, secondo Corona, i giornalisti non hanno svolto a pieno la loro funzione investigativa e di approfondimento.
L’incontro è stato moderato dal presidente dell’associazione Sanniopress Onlus, Billy Nuzzolillo, che ha annunciato la presenza a Benevento il prossimo 12 marzo del sostituto procuratore della Direzione Nazionale Antimafia, Maurizio De Lucia, che presenterà il suo libro “Il Cappio”, sempre nell’ambito della rassegna “Nonsolibri”.